Papa Francesco non celebrerà la messa davanti ai parlamentari: “Deluso da loro”
Niente messa per deputati e senatori: Papa Francesco ha infatti deciso di non celebrare il rito che tradizionalmente inaugura la quaresima di fronte ai politici italiani, a differenza di quanto avvenne nel 2014, quando di fronte al santo padre sedettero 500 parlamentari, 9 ministri, 19 sottosegretari, 3 eurodeputati e 23 ex parlamentari. Il Pontefice in quell'occasione aveva espresso pesanti critiche contro la corruzione, ma evidentemente la cronaca dei mesi seguenti deve averlo convinto a cedere il suo posto a monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma e cappellano della Camera, che celebrerà la messa quaresimale nella chiesa di Montecitorio.
Certo, Papa Francesco non ha ufficialmente detto che non celebrerà la messa per la distanza che sente con i politici italiani, ma i ben informati sostengono che non abbia gradito i commenti delusi di alcuni parlamentari dopo la sua omelia contro la corruzione, nel 2014: quel giorno, infatti, l'amarezza di molti politici era stata palpabile. Non solo Papa Francesco li aveva pesantemente rimproverati, ma né prima né dopo la messa li aveva degnati di attenzioni o strette di mano. Il Pontefice salutò solo i presidenti di Camera e Senato, ignorando persino i nove ministri del Governo.
Non solo: papa Francesco nella sua omelia aveva ricordato che al tempo di Gesù la classe politica era distante anni luce dal popolo e dedita alla corruzione e agli affari: “Il cuore di questa gente, di questo gruppetto – aggiunse Bergoglio – con il tempo si era indurito tanto che era impossibile sentire la voce del Signore. E da peccatori, sono scivolati, sono diventati corrotti. È tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il peccatore, sì, perché il Signore è misericordioso e ci aspetta tutti. Ma il corrotto è fissato nelle sue cose, e questi erano corrotti”. Un messaggio che a qualcuno dei politici presenti fece letteralmente fischiare le orecchie…