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Papa Francesco: “Corrotti offendono Dio, politica sia responsabile”

Il messaggio del Pontefice per la 47esima Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2014: il Papa parla della politica che deve agire “in modo trasparente” per favorire una fraternità che generi pace sociale e fa appello al disarmo da parte di tutti.
A cura di Susanna Picone
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“Desidero rivolgere un forte appello a quanti con le armi seminano violenza e morte: riscoprite in colui che oggi considerate solo un nemico da abbattere il vostro fratello e fermate la vostra mano”. A scrivere queste ed altre parole è Papa Francesco nel messaggio per la 47esima Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2014 sul tema: “Fraternità, fondamento e via per la pace”. Bergoglio fa appello al disarmo, invita a rinunciare alla via delle armi e ad andare incontro all’altro con il dialogo, con il perdono e la “riconciliazione per ricostruire la giustizia, la fiducia e la speranza intorno a voi”. Francesco sottolinea che nell'anno trascorso, “molti nostri fratelli e sorelle hanno continuato a vivere l'esperienza dilaniante della guerra, che costituisce una grave e profonda ferita inferta alla fraternità”. Il Papa rilancia dunque l'appello dei suoi predecessori “in favore della non proliferazione delle armi e del disarmo da parte di tutti, a cominciare dal disarmo nucleare e chimico”.

Organizzazioni criminali offendono gravemente Dio – Le organizzazioni criminali che si sviluppano insieme alle “forme di corruzione, oggi così capillarmente diffuse”, per Francesco “offendono gravemente Dio, nuocciono ai fratelli e danneggiano il creato, tanto più quando hanno connotazioni religiose”. La politica, sostiene Papa Bergoglio, deve agire “in modo trasparente e responsabile” per favorire una fraternità che generi “pace sociale”. I cittadini devono sentirsi rappresentati dai poteri pubblici nel rispetto della loro libertà. “Invece, spesso, tra cittadino e istituzioni, si incuneano interessi di parte che deformano una tale relazione, propiziando la creazione di un clima perenne di conflitto”.

Papa chiede politiche contro la “sperequazione dei redditi” – Nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace il Pontefice ravvisa anche “la necessità di politiche che servano ad attenuare una eccessiva sperequazione del reddito” e auspica politiche efficaci per assicurare “l’accesso ai ‘capitali', ai servizi, alle risorse educative, sanitarie, tecnologiche”. “In tante parti del mondo – aggiunge il Papa – sembra non conoscere sosta la grave lesione dei diritti umani fondamentali, soprattutto del diritto alla vita e di quello alla libertà di religione. Il tragico fenomeno del traffico degli esseri umani, sulla cui vita e disperazione speculano persone senza scrupoli, ne rappresenta un inquietante esempio. Alle guerre fatte di scontri armati si aggiungono guerre meno visibili, ma non meno crudeli, che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanto distruttivi di vite, di famiglie, di imprese”.

Tante carceri in condizioni inumani – Nel suo messaggio Papa Francesco esorta anche a dire basta “alle condizioni inumane di tante carceri, dove il detenuto è spesso ridotto in uno stato sub-umano e viene violato nella sua dignità di uomo, soffocato anche in ogni volontà ed espressione di riscatto”. L’uomo – continua il Papa – si può convertire e cambiare vita: “Desidererei che questo fosse un messaggio di fiducia per tutti, anche per coloro che hanno commesso crimini efferati, poiché Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.

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