Papa Francesco: “Lottare contro la corruzione. Al centro la persona, non i soldi”
"Al centro deve esserci sempre la persona, non il Dio denaro”. E’ la raccomandazione fatta da Papa Francesco questa mattina durante l'udienza in Sala Nervi ai dirigenti e ai dipendenti della Banca di Credito Cooperativo di Roma. “Più economia dell'onestà: in questo tempo l'aria della corruzione viene dappertutto” ha aggiunto Bergoglio, che poi ha esortato a "far crescere l'economia dell'onestà". "Continuare ad essere un motore che sviluppa la parte più debole delle comunità locali e della società civile, pensando soprattutto ai giovani senza lavoro e puntando alla nascita di nuove imprese cooperative". E' una delle esortazione rivolte dal Papa al mondo delle coop. "Essere protagonisti nel proporre e realizzare nuove soluzioni di welfare, a partire dal campo della sanità", ha aggiunto. "Naturalmente la sana e prudente gestione vale sempre e per tutti. Fare la banca è un mestiere delicato, che richiede grande rigore. Ma una banca cooperativa deve avere qualcosa in più: cercare di umanizzare l'economia, unire l'efficienza con la solidarietà", ha aggiunto.
E poi bisogna “promuovere un uso solidale e sociale del denaro, nello stile della vera cooperativa, dove non comanda il capitale sugli uomini, ma gli uomini sul capitale”. Quindi si rivolge alla BCC che “può essere il nucleo intorno a cui si costruisce una grande rete per far nascere imprese che diano occupazione, per sostenere le famiglie, per sperimentare il microcredito e altri modi di umanizzare l'economia”. E ha ricordato ai 7 mila presenti: A voi è chiesto non solo di essere onesti, questo è normale, ma di diffondere e radicare l'onestà in tutto l'ambiente". Quindi un ultimo incoraggiamento: "Preoccuparvi del rapporto tra l’economia e la giustizia sociale, mantenendo al centro la dignità e il valore delle persone. Facilitare e incoraggiare la vita delle famiglie, e proporre soluzioni cooperative e mutualistiche per la gestione dei beni comuni, che non possono diventare proprietà di pochi né oggetto di speculazione".