Papa Francesco: “Le calunnie possono uccidere, non insultate i vostri fratelli”
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Il Signore ci faccia la grazia di prestare attenzione ai commenti che facciamo sugli altri: è quanto affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Bergoglio ha svolto la sua omelia muovendo dall’esortazione rivolta da Gesù ai suoi discepoli: “La vostra giustizia sia superiore a quella dei farisei”. E in tal senso Francesco cita anche il Vangelo sul tema del rapporto negativo con i fratelli, quando dice che "colui che maledice merita l'inferno". Se nel proprio cuore c'è "qualcosa di negativo" verso il fratello, significa che "c'è qualcosa che non funziona e c'è bisogno di conversione, c'è bisogno di cambiare". Per il Pontefice, poi, anche "l'arrabbiatura è un insulto contro il fratello, è qualcosa che lo uccide". Ha poi osservato come nella tradizione latina ci sia una sorta di consuetudine nell’inventare epiteti. Ma, ha ammonito, “quando questo epiteto è amichevole va bene, il problema è quando c’è l’altro epiteto”, quando c’è “il meccanismo dell’insulto” questa diventa “una forma di denigrazione dell’altro”.
"Non parlate male degli altri: chi insulta è insultato" – "E non c'è bisogno di andare dallo psicologo – ha osservato – per sapere che quando uno denigra l'altro è perché lui stesso non può crescere e ha bisogno che l'altro sia abbassato, per sentirsi qualcuno". Si tratta di "un meccanismo brutto". Gesù, ha ricordato il Papa, "con semplicità dice: ‘Non parlate male l'uno dell'altro. Non denigratevi. Non squalificatevi'. E ciò perchè in fondo tutti stiamo camminando sulla stessa strada". Quindi, è stata la sua riflessione, “se la cosa non va per una strada fraterna, tutti finiremo male: quello che insulta e l’insultato”. La verità sottolinea Bergoglio è che "non è che siamo cattivi" ma "siamo deboli e peccatori". Ecco perché è “molto più semplice”, “sistemare una situazione con un insulto, con una calunnia, con una diffamazione che sistemarla con le buone”.
Enciclica a quattro mani di Benedetto XVI – Papa Francesco ha poi annunciato l'uscita del documento che Benedetto XVI stava preparando per l'Anno della Fede. "Si tratta di un'enciclica a quattro mani, Benedetto me l'ha consegnata, è un documento forte, anche io dirò lì che ho ricevuto questo grande lavoro: l'ha fatto lui e io l'ho portato avanti".