Papa Francesco lascia l’Africa, il saluto al Sud Sudan: “Mettete sulle ferite il sale del perdono”
Ultimo giorno in Sud Sudan per Papa Francesco, che come ultimo impegno ha celebrato la messa al Mausoleo John Garang di Giuba. Il Pontefice tornerà in Italia alle 17.15 (ora italiana) dopo aver preso un volo dall'Africa intorno alle 10 del mattino di oggi domenica 5 gennaio. Francesco ha incontrato i fedeli sulla papamobile e la preghiera è stata recitata in arabo, dinka, bari, nuer e zande. All'incontro hanno partecipato circa 100mila persone.
"Vorrei ringraziarvi – ha chiarito Papa Francesco durante la messa – siete sale della terra di questo Paese. Dinanzi a tante ferite, alle violenze che alimentano il veleno dell'odio, all'iniquità che provoca miseria e povertà, potrebbe sembrarvi di essere piccoli e impotenti, ma quando vi assale la tentazione di sentirvi inadeguati, provate a guardare al sale e ai suoi granelli minuscoli. Si tratta di un ingrediente piccolo che una volta sul piatto scompare, si scioglie, ma dà sapore a tutto".
Francesco ha invitato i fedeli a "deporre le armi dell'odio e della vendetta" per imbracciare quelle della preghiera e della carità.
"Superiamo antipatie e avversioni che nel tempo sono diventate croniche e rischiano di contrapporre tribù ed etnie. Impariamo a mettere sulle ferite il sale del perdono che brucia ma guarisce. E anche se il cuore sanguina per i torti ricevuti, rinunciamo a rispondere al male con altro male e staremo bene dentro. Non lasciamoci corrompere" ha concluso Bergoglio.
Prima della partenza, il pontefice si è congedato con il presidente del Sud Sudan Salva Kiir. Sull'aereo papale sono presenti anche l'arcivescovo di Canterbury e il moderatore della Chiesa di Scozia, i due ospiti che hanno accompagnato Francesco nella tappa sudsudanese.
In onore della visita di Bergoglio, il governo sudsudanese nato nel 2011 ha deciso di dedicargli una via della capitale che parte da piazza Kololo Junction e prosegue fino alla sede della Nunziatura apostolica passando per le sedi diplomatiche dell'Unione europea e degli Stati Uniti.