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Papa Francesco: “L’uomo parla tanto della pace, ma ricorre sempre alla guerra”

Il Pontefice torna a lanciare il suo appello per la pace e la concordia: “Cessi lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo”. Poi la nomina di 15 nuovi cardinali.
A cura di Redazione
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“Gli uomini parlano tanto della luce ma spesso preferiscono la tranquillità ingannatrice del buio, noi parliamo tanto della pace ma spesso ricorriamo alla guerra, scegliamo il silenzio complice oppure non facciamo nulla di concreto per costruire la pace”. Sono senza dubbio queste le parole più significative pronunciate oggi da papa Francesco durante il tradizionale Angelus in piazza San Pietro. Di fronte a migliaia di pellegrini giunti a Roma per ascoltare il primo Angelus dell’anno, il Pontefice ha tenuto un lungo ed appassionato discorso, durante il quale ha toccato un tema da sempre molto sentito: quello della sopraffazione “dell’uomo sull’uomo”, dello sfruttamento degli essere umani in ossequio alla leggi della guerra e del denaro.

Non c’è alternativa, secondo il Pontefice, al “far tacere le armi e spegnere i focolai delle guerre che inquinano il mondo”, se si ha a cuore il disegno divino e se si vuole “dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti”. In questo senso Bergoglio è chiaro: “Tanti, troppi sono i conflitti che insanguinano ancora troppe regioni della Terra […] tante sono le tensioni nelle famiglie e nelle comunità e tanta è la sofferenza per i contrasti accesi nelle nostre città e nei nostri paesi tra gruppi di diversa estrazione culturale, etnica e religiosa”. Da qui il papa, che ha fatto sapere di voler nominare 15 nuovi cardinali di 14 nazioni differenti, lancia un appello ad ogni fedele, affinché si impegni a professare i valori nella pratica quotidiana: “Nella tua casa, nel tuo lavoro, nella tua famiglia fai la pace. Ognuno nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità può compiere gesti di fraternità nei confronti del prossimo, specialmente di coloro che sono provati da tensioni familiari o da dissidi di vario genere. Sono piccoli gesti, ma sono anche semi che danno speranza e aprono prospettive di pace”.

Ecco poi i nomi dei 15 cardinali nominati da Bergoglio:

Dominique Mamberti, Prefetto della Segnatura apostolica (Italia)

Manuel José Macário do Nascimento Clemente, patriarca di Lisbona (Portogallo).

Berhaneyesus Demerew Souraphiel, arcieparca di Adiss Abeba (Etiopia).

John Atcherley Dew, arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda).

Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo (Italia).

Pierre Nguyên Văn Nhon, arcivescovo di Hà Nôi (Viêt Nam).

Alberto Suárez Inda, arcivescovo di Morelia (Messico).

Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon (Myanmar).

Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok (Thailandia).

Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento (Italia).

Daniel Fernando Sturla Berhouet, arcivescovo di Montevideo (Uruguay).

Ricardo Blázquez Pérez, arcivescovo di Valladolid (Spagna).

José Luis Lacunza Maestrojuán, vescovo di David (Panamá).

Arlindo Gomes Furtado, vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di

Capo Verde).

Soane Patita Paini Mafi, vescovo di Tonga (Isole di Tonga).

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