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Papa Francesco: “Il nostro avvocato è Gesù”. E regala il suo zucchetto a un fedele

Nel corso dell’udienza generale del mercoledì, 50 mila persone hanno ascoltato le parole di Bergoglio che ha anche detto: “La Chiesa è madre non una baby-sitter”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'udienza generale di Papa Francesco

"Quando qualcuno è chiamato dal giudice in causa, la prima cosa che fa è chiamare un avvocato che lo difenda. Noi ne abbiamo uno (Gesù ndr) che ci difende sempre, ci difende dalle insidie del diavolo, da noi stessi e i nostri peccati". E' uno dei concetti espressi questa mattina da papa Francesco durante l'udienza generale, in cu si soffermato sull'episodio dell'ascensione di Gesù al cielo, spiegando che "vicino al Padre egli intercede sempre a nostro favore". "Carissimi fratelli e sorelle – ha proseguito Bergoglio ta gli applausi dei circa 50 mila che ascoltavano- abbiamo questo avvocato: non abbiamo paura di andare da lui e chiedere perdono, chiedere benedizione e misericordia: lui ci perdona sempre, ci difende sempre, non dimenticatelo”.

"La Chiesa è una madre, non babysitter"– E se Gesù è un avvocato, la Chiesa per i fedeli è "come una mamma, e non come una babysitter" che ha solo il compito di addormentarli. "Quando annunciamo Gesù – dice Bergoglio – e lo testimoniamo con la nostra vita e con le nostre parole, la Chiesa diventa una madre che genera figli. Ma quando non lo facciamo, la Chiesa diventa non la madre ma una baby sitter che cura il bambino per farlo addormentare: è una Chiesa sopita!" Un concetto che Francesco prova a spiegare con queste parole: "Essere cristiano non è fare una carriera in uno studio per diventare un avvocato o un medico cristiano. No, essere cristiano è un dono che ci fa andare avanti nell'annuncio di Gesù. Chiediamo al Signore la grazia di diventare battezzati coraggiosi e sicuri che lo Spirito ricevuto dal battesimo ci spinge sempre ad annunciare Gesù con la nostra vita, con la nostra testimonianza e anche con le nostre parole".

Lo scambio di zucchetti – E l'udienza del mercoledì a San Pietro è stata caratterizzata da alcuni episodi che hanno avvicinato ulteriormente il nuovo Pontefice ai fedeli. Durante il giro prima dell’udienza generale, Papa Francesco a un certo punto si è fermato per ricevere dalle mani di un fedele uno zucchetto bianco: subito Bergoglio si è tolto il suo dalla testa, consegnandolo al fedele che era oltre la transenna, e si è posto subito quello nuovo sul capo. Al termine dell'udienza, invece, il Papa ha rivolto il suo saluto agli operai sardi della E.On – da settimane in protesta con l’azienda per i tagli previsti – che non sono riusciti ad arrivare a Roma a causa di un ritardo dell’aereo. Infine si è detto vicino alle vittime del "violento sisma che ha colpito le popolazioni dell'Iran e del Pakistan, portando morte, sofferenza, distruzione".

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