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Papa Francesco è in Sri Lanka: “Riconciliazione e rispetto dei diritti di tutti”

Bergoglio, appena arrivato nel Paese asiatico, predica pace, armonia e vicinanza tra tutti, dopo il conflitto civile tra la minoranza Tamil e la maggioranza cingalese che ha sconvolto il Paese. “Guerra tra le comunità è tragedia costante”.
A cura di Biagio Chiariello
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Accolto da una quarantina di elefanti bardati con i colori delle Forze Armate dello Sri Lanka, Papa Francesco è giunto oggi alle 8,45 locali (le 4.15 in Italia) a Colombo, ricevuto dal presidente Maithripala Sirisena e dal cardinale arcivescovo della capitale Malcolm Ranjith. “Tutti devono essere liberi di esprimere le proprie preoccupazioni, i propri bisogni, le proprie aspirazioni e le proprie paure”. E’ l’appello che Bergoglio ha fatto appena arrivato in Sri Lanka. Quindi, ricordando la guerra civile durata un quarto di secolo nel Paese, ha auspicato una riconciliazione nello Sri Lanka, percorso da tensioni etniche e religiose. “Non è un compito facile quello di superare l'amara eredità di ingiustizie, ostilità e diffidenze lasciata dal conflitto. Si può realizzare soltanto superando il male con il bene e coltivando quelle virtù che promuovono la riconciliazione, la solidarietà e la pace. Il processo di risanamento richiede inoltre di includere il perseguimento della verità, non con lo scopo di aprire vecchie ferite, ma piuttosto quale mezzo necessario per promuovere la loro guarigione, la giustizia e l'unità".

Appena sceso dall'aereo speciale dell'Alitalia con le insegne del Vaticano, il Santo Padre ha salutato un bambino ed una bambina che gli hanno offerto una ghirlanda di fiori bianchi e gialli. Quindi ha percorso in jeep scoperta il tragitto di 28 chilometri tra l'aeroporto internazionale. Dare "voce a tutti" e "accettarsi" reciprocamente, vivendo "come un'unica famiglia". Queste le speranze di Papa Francesco per lo Sri Lanka. "La mia visita – ha detto papa Bergoglio all'aeroporto di Colombo – vuole esprimere l'amore e la preoccupazione per tutti gli srilankesi e confermare il desiderio della comunità cattolica di essere attivamente partecipe della vita di questa società. E' una costante tragedia del nostro mondo che molte comunità siano in guerra tra di loro". "Sono convinto – ha proseguito papa Francesco – che i seguaci della varie tradizioni religiose hanno un ruolo essenziale da giocare nel delicato processo di riconciliazione e di ricostruzione che è in corso in questo Paese".

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