Papa Francesco: “È il peccato che invecchia e corrompe il mondo”
"Dio è sempre presente a suscitare uomini nuovi, a purificare il mondo dal peccato che lo invecchia e lo corrompe. Per quanto la storia umana e quella personale di ciascuno di noi possano essere segnate dalle difficoltà e dalle debolezze, la fede nell'Incarnazione ci dice che Dio è solidale con l'uomo e con la sua storia". È questo probabilmente il passaggio più significativo dell'Angelus di oggi, durante il quale papa Francesco ha voluto ricordare ai fedeli il valore della vocazione cristiana ("solo attraverso essa possiamo realizzare i desideri di giustizia e pace che portiamo avanti") e della resistenza alle tentazioni, proprio in nome di quei valori della libertà umana legati al messaggio divino. Di fronte ai fedeli, che hanno affollato piazza San Pietro nonostante le cattive condizioni climatiche, il Pontefice ha poi ricordato il "messaggio di salvezza antico e nuovo del Vangelo, che sempre è parola della vita e della luce, della speranza e dell'amore".
Infine, Bergoglio mostra di tenere sempre nella massima considerazione il rapporto con i fedeli: "I bambini fanno bei disegni, sono belli davvero. Nelle scorse settimane mi sono arrivati da ogni parte del mondo tanti messaggi di auguri per il Santo Natale e per l'Anno Nuovo. È impossibile rispondere a tutti, però desidero ringraziare di cuore i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie e chiedo a tutti di continuare a pregare per me".