Papa Francesco dice addio a Castel Gandolfo: gli appartamenti diventeranno un museo
Papa Francesco ha deciso di rinunciare alla residenza di Castel Gandolfo. A partire dal 21 ottobre, infatti, le stanze pontificie, verranno annesse alle altre camere del palazzo già diventate museo e da oltre un anno visitabili da fedeli e turisti. Come evidenzia Repubblica, la decisione del Santo Padre arriva tre anni e mezzo dalla rinuncia ad alloggiare al terzo piano del palazzo apostolico. Va detto che, a differenza dei suoi due predecessori papa Wojtyla e papa Ratzinger, Bergoglio non si è mai recato a Castel Gandolfo in "villeggiatura": quando ha qualche giorno di riposo preferisce restare a Santa Marta, quella che considera "casa". La cessione delle stanze ai Castelli, quindi, non sorprende più di tanto.
Il prossimo 21 ottobre, dunque, il museo sarà inaugurato con un'esibizione di un coro di musica tradizionale cinese, in uno spettacolo intitolato "La bellezza ci unisce". Sono tanti i luoghi esclusivi della residenza che Francesco apre al pubblico. Anzitutto la camera da letto: nel gennaio 1944, dopo lo sbarco alleato ad Anzio, l’area di Castel Gandolfo divenne teatro di sanguinose battaglie, e Pio XII decise di destinare la stanza alle partorienti che potevano così avere un rifugio tranquillo per dare alla luce i propri neonati. E proprio sul letto di Papa Pacelli nacquero almeno 40 bambini, che vennero soprannominati "figli del Papa".Tra le altre stanze esclusive visitabili c’è anche una piccola Cappella Privata usata dai papi per ritirarsi in preghiera, la Biblioteca del Santo Padre e lo Studiolo dove i pontefici si sono dedicati a scrivere encicliche e preparare omelie. Ancora da visitare ci saranno due ambienti riservati al segretario particolare e al segretario aggiunto, il Salone degli Svizzeri e una Sala del Concistoro.