Papa Francesco contro “la mondanità del Natale”
Nella quarta e ultima domenica di avvento papa Francesco ha dedicato l’Angelus, dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, al tema del Natale. Di fronte a migliaia di fedeli e pellegrini, giunti in piazza San Pietro per ascoltare le sue parole e per recitare con lui le preghiere domenicali, il Pontefice ha ricordato come “la liturgia ci prepari al Natale ormai alle porte invitandoci a meditare il racconto dell'annuncio dell'Angelo a Maria”. Un ricordo che ci spinge “a renderci disponibili al messaggio divino”, seguendo l’esempio di Maria e mettendoci “pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore”. In tal senso, Bergoglio ha ricordato di come sotto diverse forme “Cristo bussi alla nostra porta”, alla ricerca di accoglienza e conforto, ma troppo spesso noi, “presi dalla mondanità” non ce ne rendiamo conto e ci mostriamo indifferenti di fronte alla sua richiesta.
Ed è proprio l’accoglienza, il mettersi a disposizione, il prestare ascolto che devono contraddistinguere il nostro Natale, nella lettura del Pontefice: “Viviamo questa ricorrenza in modo veramente cristiano, liberi da ogni mondanità, pronti ad accogliere il Salvatore con totale apertura d'animo”. Perché, continua Bergoglio, “Gesù viene a portare al mondo il dono della pace, che è il vero ed essenziale dono del Natale” e come Maria, al vero cristiano non resta che dire sì a Gesù: “Nel suo ‘eccomi' pieno di fede, Maria non sa per quali strade si dovrà avventurare, quali dolori dovrà patire, quali rischi affrontare. Ma è consapevole che è il Signore a chiedere e lei si fida totalmente di Lui e si abbandona al suo amore”.