Papa Francesco: “Come vorrei una Chiesa povera…”
Il Papa ha finalmente sciolto le riserve sulle motivazioni che l'hanno spinto a chiamarsi Francesco. In un incontro con la stampa Begoglio ha detto: "Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri". Poi ha raccontato alcuni curiosi aneddoti del conclave: "Avevo accanto a me l'arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il Clero, Claudio Hummes, un grande amico", ha raccontato. "Quando la cosa è divenuta un pò pericolosa – ha proseguito – lui mi confortava, e quando i voti sono saliti a due terzi, momento in cui viene l'applauso consueto perché è stato eletto il Papa, lui mi ha abbracciato, mi ha baciato, e mi ha detto: non ti dimenticare dei poveri. Quella parola è entrata qui – ha aggiunto il Pontefice toccandosi il capo -, i poveri, i poveri. Poi subito, in relazione ai poveri, ho pensato a Francesco d'Assisi. Molti mi hanno detto ti dovevi chiamare Adriano per essere un vero riformatore, oppure Clemente per vendicarsi di Clemente XIV che abolì la Compagnia di Gesù".
Nel primo incontro con i giornalisti il papa ha rivolto "un ringraziamento speciale per il qualificato servizio dei giorni sorsi". Poi ha esclamato con un sorriso: "Avete lavorato!", salutato da un applauso degli operatori dei media. Tra i giornalisti salutati da Papa Francesco al termine dell'udienza nell'Aula Paolo VI, Giovanna Chirri, che per prima diede al mondo la notizia delle dimissioni di papa Benedetto XVI. Con emozione Giovanna ha stretto la mano al Pontefice, sorridendo.
Nel frattempo è stato reso noto che Francesco e il Papa emerito Ratzinger si incontreranno il 23 marzo. Papa Francesco andrà in elicottero a Castel Gandolfo per incontrare Benedetto XVI. "Rivolgo un pensiero colmo di grande affetto al mio predecessore, che ha rinvigorito la Chiesa con il suo magistero, la sua umiltà e la sua mitezza", ha detto oggi Papa Francesco.