Papa Francesco chiarisce sulle coppie gay: “Benediciamo le persone ma resta il peccato”
L’eco delle polemiche attorno alle benedizioni delle coppie gay in Vaticano e nella chiesa cattolica non si esaurisce. Questa volta è stato Papa Francesco a ricordare alcuni paletti dopo un via libera che ha creato non poco sconcerto tra le gerarchie ecclesiastiche e i fedeli più conservatori. “Noi benediciamo le persone e non le associazioni Lgbt” ha spiegato infatti Bergoglio in un incontro avvenuto oggi a porte chiuse con il clero romano, secondo quanto riferito all’Ansa da fonti presenti all’appuntamento.
Dopo i numerosi via libera alle coppie gay arrivati a fine anno, l’ok Vaticano a battesimo per trans e figli di coppie gay, le benedizioni sono state definitivamente sdoganate dal Dicastero per la dottrina della fede con la dichiarazione Fiducia supplicans voluta dallo stesso Bergoglio. Nel mondo cattolico però è partita una levata di scudi e opposizioni che ha spinto il Vaticano a chiarire molti punti. Prima la precisazione che il Vaticano non consentirà mai matrimoni gay in chiesa. Poi le cosiddette benedizioni lampo per le coppie gay: ci si è affrettati a chiarire ai vertici ecclesiastici che questi momenti non possono durare più di 10-15 secondi e non devono assumere mai l’aspetto di un rito formale.
Ora è il Papa a chiarire ulteriormente la questione al clero. "Se viene l'associazione Lgbt dico no, alle persone invece dico sempre sì. Noi benediciamo le persone, non il peccato, vengono da noi come coppie o come persone" ha spiegato Bergoglio nell'incontro a porte chiuse. Per spiegare ulteriormente la sua posizione in merito al provvedimento sulle benedizioni delle coppie gay, Bergoglio infine ha voluto fare un esempio: “Quando benediciamo un imprenditore non ci chiediamo se ha rubato".
All'incontro di oggi Papa Francesco ha risposto anche ad alcuni dubbi sul tema come quello legato al fatto che in Africa il provvedimento non sarà adottato per l'opposizione interna al clero. “La cultura locale non lo accetta” ha spiegato il Pontefice, riferendosi alle dichiarazioni del Simposio delle conferenze episcopali dell’Africa che nei giorni scorsi ha chiarito che i vescovi del Continente non impartiranno le benedizioni alle coppie omosessuali.
In realtà la stessa Congregazione per la dottrina della fede aveva spiegato che tali benedizioni "non approvano né giustificano la situazione in cui si trovano queste persone" e che la chiesa "non ammette nessun tipo di rito liturgico o benedizioni simili a un rito liturgico che possano creare confusione". Il Dicastero ha sottolineato che le benedizioni di coppie gay sono “semplici canali pastorali che aiutano le persone a manifestare la propria fede, sebbene siano grandi peccatori” confermando quindi la condizione di peccato che la Chiesa lega ad atti omosessuali.