video suggerito
video suggerito

Papa Francesco cambia lo Ior: “cacciati” 1.200 correntisti non graditi

La banca vaticana ha inviato mesi fa una lettera a 1.200 correntisti, alcuni dei quali molto influenti: L’istituto sarà riservato “alle istituzioni cattoliche, ecclesiastici, dipendenti o ex dipendenti del Vaticano titolari di conti per stipendi e pensioni nonché diplomatici accreditati presso la Santa Sede”.
A cura di D. F.
696 CONDIVISIONI
Immagine

Lo Ior cambia davvero. La decisione, di portata storica, era stata annunciata da Papa Francesco all'indomani della sua elezione, e il Santo Padre a quanto pare sta mantenendo fede agli impegni. La controversa "banca vaticana", protagonista negli ultimi decenni di operazioni che definire losche è fin troppo generoso, ha inviato 1.200 lettere ad altrettanti correntisti "non più graditi". Il nuovo Ior limiterà i rapporti "alle istituzioni cattoliche, ecclesiastici, dipendenti o ex dipendenti del Vaticano titolari di conti per stipendi e pensioni nonché diplomatici accreditati presso la Santa Sede". Tutti gli altri sono fuori: in termini pratici, vuol dire 300 milioni di euro in meno. Le lettere sono state inviate il 19 settembre, ma la decisione è stata adottata il 4 luglio, pochi giorni dopo l'uscita di scena dalla banca del direttore generale Paolo Cipriani e del suo vice Massimo Tulli, travolti dall’arresto di monsignor Nunzio Scarano. A rendere noti stralci della lettera è il Corriere della Sera, che spiega come la dead line sia stata quella del 30 novembre, termine dopo il quale, scrive il presidente Ernst von Freyberg, "si applicheranno le disposizioni interne previste per il recesso da parte dell’Istituto".

Ovviamente la lista dei 1.200 correntisti cacciati dallo Ior comprende non solo persone ordinarie, ma anche moltissimi potenti. E anche tra i 19mila che continueranno a tenere un conto nella banca le cose sono destinate a cambiare. A ognuno di loro è infatti arrivata una lettera contenente la cosiddetta Cdd (revisione delle posizioni dei clienti a fini antiriciclaggio). Ognuno ha ricevuto un punteggio compreso tra 1 e 5, con il massimo attribuito alle "persone politicamente esposte" che, nella fattispecie, sono i cardinali. Si tratta di una prassi standard internazionale: il massimo rischio ai fini antiriciclaggio è attribuito ai capi di governo, ai ministri e così via. Non pochi cardinali o vescovi hanno deciso di cambiare banca.

696 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views