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Papa Francesco: “Adulterio è anche guardare con occhi di possesso la donna d’altri”

Il Pontefice invita i fedeli a “non guardare con cattivi occhi, con occhi di possesso la donna d’altri” e ricorda che “l’adulterio viene prima concepito nel nostro intimo”.
A cura di Redazione
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Oggi, durante il tradizionale Angelus in piazza san Pietro, papa Francesco si è soffermato su un tema che spesso fa discutere la comunità dei fedeli cattolici, quello dell’adulterio e dei rapporti fra i coniugi. Per il Pontefice “l’adulterio, come il furto, la corruzione e tutti gli altri peccati, viene prima concepito nel nostro intimo” e può essere commesso anche solo quando si guarda “una donna che non è la propria con intenzioni di possesso”. Dunque, ha spiegato papa Francesco, non bisognerebbe “guardare con cattivi occhi, con occhi che esprimono possesso” la donna d’altri. Parole che il papa ha pronunciato richiamando alcuni passaggi del Vangelo e l'esempio stesso di Gesù Cristo, "che è andato alla radice del male".

Nella sua lettura, l’adulterio “non è una violazione del diritto di proprietà dell’uomo sulla donna”, ma va analizzato e capito a fondo, al punto che per interpretarlo bisognerebbe scendere nella profondità di concetti e riflessioni. “Come si arriva all'omicidio attraverso le ingiurie e le offese, così si giunge all'adulterio attraverso le intenzioni di possesso nei riguardi di una donna diversa dalla propria moglie”, spiega Bergoglio alle migliaia di persone presenti in piazza san Pietro, aggiungendo una sorta di raccomandazione, nei rapporti con le altre persone: “Non bisognerebbe mai insultare. Noi sembriamo esserci abituati, come se stessimo dicendo ‘buongiorno’, ma l’insulto è sulla stessa linea dell’uccisione. Chi insulta un fratello lo uccide nel cuore”.

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