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Panico a New York, evacuato l’aeroporto. Ma era solo un falso allarme

Le autorità statunitensi hanno deciso di aprire un’indagine. Ancora ignota l’identità della donna che ha telefonato dando la notizia di una sparatoria all’interno dell’aeroporto.
A cura di C. M.
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Un falso allarme ha scatenato il panico e bloccato i terminal 1 e 8 dell'aeroporto Jfk di New York. A causa della telefonata di una donna – di cui ancora non si conoscono né le generalità, tanto meno il reale motivo che l'ha portata a far scattare il falso allarme – che ha contattato il numero di emergenza per segnalare la presenza di un uomo armato ha scatenato il panico nello scalo statunitense e fatto scattare le misure di sicurezza previste, che hanno portato alla completa evacuazione di due interi terminal, oltre alla chiusura della Van Wyck Espressway che porta allo scalo, mentre nel frattempo si stava diffondendo tra i passeggeri la notizia di una sparatoria in corso a pochi metri da loro. La segnalazione si è poi rivelata infondata, ciò nonostante l'aeroporto è rimasto bloccato e i passeggeri hanno vissuto ore di angoscia.

All’interno dell’aeroporto la polizia ha ordinato ai passeggeri di stendersi a terra e ha proibito ai viaggiatori di fare telefonate o scattare foto con i cellulari: una persona, però, ci ha provato ed è stata arrestata per non aver rispettato l’ordine. L’allarme è rientrato qualche ora dopo, dopo una serie di controlli. "Non ci sono stati spari" ha dichiarato la polizia e l'evacuazione sarebbe avvenuta "per eccesso di cautela". L’Autorità aeroportuale ha comunque aperto una inchiesta, probabilmente per cercare di capire chi è stato e per quale motivo ha scatenato il panico fornendo una notizia falsa.

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