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Palazzo crollato a Marsiglia, identificate 4 delle 6 vittime ma si scava ancora tra le macerie

Attorno al palazzo continuano le ricerche disperate dei soccorritori tra le macerie alla ricerca di altre due persone considerate disperse. I vigili del fuoco devono procedere con molta calma e ormai scavano a man nude per il grande pericolo di nuovi crolli.
A cura di Antonio Palma
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Sono state identificate quattro delle sei vittime accertate del terribile crollo del palazzo di Marsiglia ridotto in macerie la notte di Pasqua, domenica 9 aprile, in rue de Tivoli. Attorno al palazzo però continuano le ricerche disperate dei soccorritori tra le macerie alla ricerca di altre due persone considerate disperse. I vigili del fuoco devono procedere con molta calma e ormai scavano a man nude per il grande pericolo di nuovi crolli che possono  interessare i due stabili vicini a quello crollato e che sono stati pesantemente danneggiati.

Come ha confermato la procuratrice di Marsiglia, Dominique Laurens, le vittime del crollo già identificate sono uomo di 74 anni, la moglie sua coetanea e due donne, rispettivamente di 65 e 88 anni. L'uomo e le tre donne erano tutti residenti dell'edificio crollato, al numero 17 di rue de Tivoli. La loro identità è stata determinata grazie ad analisi del DNA e perizie odontoiatriche mentre per altre due persone estratte senza vita dai pompieri sono ancora in corso le procedure di identificazione.

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"Le ricerche diventano sempre più pericolose e si continua a scavare a mano tra le macerie, per il rischio molto elevato di stabilità dell'edificio al numero 19″  ha sottolineato oggi Laurens in conferenza stampa assicurando che "Le famiglie delle vittime potranno riavere i resti dei loro cari per i  funerali", escludendo quindi una autopsia.

Intanto procede anche l'inchiesta per accertare l'accaduto e che al momento ipotizza il reato di omicidio colposo. L'ipotesi prevalente è quella di una esplosione generata da una fuga di gas. "Lavoriamo sull'ipotesi di una esplosione di gas", ha confermato infatti il magistrato, aggiungendo tuttavia che è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni.

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Agli impianti di gas erano collegati solo il piano terra e il primo piano del palazzo. Dalle macerie è stato estratto il contatore del primo piano i cui dati sono in fase di elaborazione, per verificare se “un consumo anomalo  ha preceduto l'esplosione".

Della fuga di gas è convinto anche il figlio della coppia di anziani morta che indica come possibile fonte  un altro appartamento del palazzo in cui abitava una anziana non più dotata di tutte le sue facoltà, un problema che secondo lui era stato già segnalato. “Non ho assolutamente dubbi. Quando sono stato avvisato alle 6 del mattino, ho detto a mia moglie: i miei genitori sono morti. Purtroppo è stata la signora  che a ha fatto come al solito" ha dichiarato l'uomo

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