Giovane modella pakistana uccisa dal fratello: “Foto sexy su Facebook, ci disonora”
Strangolata perché ritenuta disonorevole dalla famiglia di origine. Per questo motivo la modella ventiseienne Qandeel Baloch – spesso paragonata all'americana Kim Kardashian – è stata uccisa dal fratello, fuggito subito dopo l'omicidio. Un vero e proprio delitto d'onore, come è stato definito dai funzionari di polizia del luogo. Il fatto è accaduto a Multan, in provincia di Muzaffarabad, Pakistan. La ragazza si era recata nella cittadina per andare a trovare la propria famiglia e lì ha trovato il fratello pronto ad ucciderla, fratello che aveva ripetutamente minacciato la ventiseienne a causa dei suoi selfie considerato controversi e poco ortodossi.
Qandeel Baloch aveva trovato la notorietà pubblicando una lunga serie di selfie sui social media, sopratutto su Facebook, ed era seguita da centinaia di migliaia di utenti. La sua, però, era considerata una presenza online troppo appariscente per un Paese musulmano così conservatore come il Pakistan e sin dagli albori la ragazza aveva suscitato scandalo e riprovazione.
Qandeel nel corso degli ultimi anni aveva vissuto in giro per il mondo, tra l'Europa, il Medioriente e il Sudafrica. Cercava in tutti i modi di trovare il trampolino di lancio che le avrebbe permesso di sfondare nel mondo dello spettacolo, che le permettesse di raggiungere il proprio obiettivo: diventare famosa. Dopo i numerosi viaggi, però, Qandeel aveva deciso di fare ritorno nella sua terra natale, causando numerose polemiche nel Paese. Da una parte i fan entusiasti avevano festeggiato questo ritorno in Patria, dall'altra i religiosi del Paese l'avevano invece osteggiata. Le polemiche avevano causato così tanti problemi che la modella tre settimane fa si era vista costretta a scrivere una lettera al ministero dell'Interno chiedendo protezione da parte della polizia, per proteggere la propria incolumità. Le sue preghiere, però, sono rimaste inascoltate e la modella ha trovato la morte per mano del proprio fratello.