Pakistan: attacco a un autobus di pellegrini sciiti, 26 morti
In Pakistan un gruppo di militanti armati ha teso un agguato contro un autobus che trasportava circa 60 pellegrini di fede sciita in viaggio dal capoluogo di Quetta (nella cittadina di Mastung) a Taftan, mentre stavano percorrendo l'unico valico di frontiera con l'Iran. L'attacco è avvenuto nella provincia del Baluchistan, nel Pakistan sud-occidentale, e ha ucciso 26 persone. I quattro uomini armati hanno aperto il fuoco contro l'autobus colpendo tutti e da tutti i lati, si sono introdotti nell'autoveicolo e hanno continuato a sparare all'impazzata uccidendo e ferendo circa 10 altri sciiti. I due raid sono durati dai 5 ai 10 minuti. Gli uomini hanno inoltre sparato contro l'ambulanza che si recava sul luogo dell'assalto, uccidendo 3 persone.
"Hanno aperto il fuoco contro il bus da tutti e quattro i lati. Poi sono saliti e hanno sparato ancora"
riferisce un agente di polizia a Mastung subito dopo la strage contro i pellegrini.
E l'autista, Khushal Khan, testimonia ai giornalisti sul luogo dell'attacco:
"Due veicoli hanno intercettato il bus. Hanno costretto i passeggeri a scendere e hanno aperto il fuoco. Molti di loro sono fuggiti."
Attacco sferrato a un gruppo di pellegrini che si dirigeva in Iran
Durante il pellegrinaggio gli sciiti sono stati sorpresi da un presunto attentato confessionale.
Si tratta di un presunto attacco confessionale. Già in passato avevamo assistito ad attentati compiuti dai talebani e da militanti sunniti legati ad al Qaeda contro la minoranza sciita del Pakistan. Il Baluchistan risulta da sempre sfondo di violenza e terrore per la guerriglia religiosa che si conserva tra la maggioranza sunnita e la minoranza sciita. Il 31 agosto scorso dieci sciiti sono stati uccisi durante la festa musulmana di Eid in un atto terroristico suicida, a Quetta. E ancora, a settembre 2010, un'altra guerra di sangue si verificò nel corso di una manifestazione della minoranza sciita a favore della Palestina, a cui erano presenti circa 2500 persone. Un kamikaze in mezzo alla folla si era fatto saltare in aria causando 57 morti.