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Pakistan: 5 morti e oltre 30 feriti in un attentato contro una stazione di polizia

Nuovo attentato in Pakistan: 6 morti e oltre 30 feriti a Peshawar. I talebani pakistani rivendicano l’attentato come conseguenza della morte di Bin Laden. Dura la reazione del governo.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Attentato in Pakistan

Non si arresta la serie di attentati che questo mese sta colpendo il Pakistan: stamattina un kamikaze si è lanciato con un furgone carico di esplosivo contro la stazione di polizia a Peshawar, al confine con l'Afghanistan. L'edificio, che dista pochi metri dal consolato americano, è andato completamente distrutto: 5 morti e oltre 30 feriti, in maggioranza agenti di polizia. Per fortuna, lo staff presente all'interno dell'edificio era a quell'ora ridotto, altrimenti il numero delle vittime sarebbe stato più elevato, visto che il carico di tritolo utilizzato era di oltre 200kg.

A rivendicare l'attentato sono stati i talebani pakistani: l'atto terroristico si inserisce nella serie di agguati, precisamente quattro, che stanno colpendo il Pakistan a seguito della morte di Bin Laden, avvenuta il 2 maggio. Il più intenso è stato registrato il 13 maggio scorso, con la doppia esplosione contro la sede della Guardia di Frontiera pakistana, che  ha provocato la morte di circa 90 persone e di molti feriti, sia militari che civili.

Dura è stata la risposta delle autorità pakistane. In particolare quella di Bashir Bilour, funzionario governativo pakistano, che promette di "combattere fino alla fine le violenze dei talebani, che aumentano sempre di più la determinazione dello Stato a sconfiggere e reprimere ogni atto terroristico". Il mullah Ehsanullah Ehsan, portavoce dei talebani, ha presentato l'intenzione di aumentare il numero degli attacchi per vendicare il "martirio" di Osama Bin Laden.

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