Padre dipendente dal lavoro, scopre in video conferenza che il figlio di 8 anni è morto
In otto anni non si è preso più di una settimana di ferie. Ma ora J.R Storment ha esortato i genitori a mettere la "famiglia sempre prima del lavoro". Una sorta di dipendenza la sua, che lo ha portato spesso fuori da casa. E proprio mentre si trovava lontano, ha scoperto che uno dei suoi due figli era morto nel sonno. L’imprenditore è il fondatore di Cloudability, una piattaforma che migliora visualizzazioni, ottimizzazione e governance dei siti web. Per raggiungere il successo, ha lottato tanto fino a trascurare le cose più importanti della vita. Sua moglie Jessica Brandes e i suoi due gemelli. Uno dei piccoli però è mancato tragicamente. Secondo quanto ricostruito, la madre ha trovato il piccolo Wiley Storment morto nel suo letto, nella loro casa che si trova in Oregon. Il piccolo aveva sofferto – appena tre settimane prima del decesso – di una rara complicazione relativa a una lieve epilessia infantile. Il padre sarebbe andato a lavorare, quella mattina, senza controllare i bambini che ancora dormivano, salvo poi scoprire della morte del figlioletto nel corso di una teleconferenza con altre 12 persone. L’uomo ha dovuto attendere altre due ore e mezzo prima di poter raggiungere la sua famiglia
“Se abbiamo imparato qualcosa, è che la vita è fragile e il tempo può davvero essere così crudelmente corto. Se sei un genitore e hai la possibilità di trascorrere più tempo con i tuoi figli, fallo. Quando finisce, ci sono solo foto e oggetti e il tempo non è più disponibile per te. È impagabile e non va sperperato. Prendi i tuoi giorni di vacanza e sabbatici e vai con loro. Non ti pentirai delle email che hai dimenticato di inviare” : il commento della mamma del piccolo. Struggente è il messaggio di J.R Storment: "Molti hanno chiesto cosa possano fare per aiutare. Abbraccia i tuoi figli. Non lavorare troppo tardi. Molte delle cose su cui probabilmente stai trascorrendo il tuo tempo sono inutili. E un giorno ti pentirai di non aver dato più tempo alle cose veramente importanti…”