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Otto razzi colpiscono base italiana Unifil in Libano, cinque militari in infermeria

Cinque militari italiani dei caschi blu Onu più vicini alle esplosioni sono stati portati in infermeria in osservazione ma le loro condizioni non destano preoccupazioni. Israele però accusa i miliziani di Hezbollah di essere i responsabili dei lanci.
A cura di Antonio Palma
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Otto razzi hanno colpito la base militare italiana Unifil in Libano a Shama, nel sud del Paese. Lo ha confermato anche il ministro della difesa Guido Crosetto parlando di fatto "intollerabile". Gli otto razzi hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano dei caschi blu della missione Onu e del settore Ovest di Unifil, fortunatamente senza causare feriti tra i nostri militari. Cinque di loro più vicini alle deflagrazioni sono stati comunque portati in osservazione nell'infermeria della base ma le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.

L'impatto dei missili infatti sarebbe avvenuto su alcune aree all'esterno e sugli edifici usati come magazzini per i ricambi della base dove in quel momento non era presente alcun soldato. Sono in corso gli accertamenti per determinare il punto di partenza dei colpi e individuare i responsabili. L'esercito israeliano infatti accusa i miliziani di Hezbollah di essere i responsabili dei lanci affermando che è materiale bellico nelle dotazioni dei miliziani libanesi.

Secondo l'esercito israeliano, infatti, Hezbollah avrebbe "lanciato un razzo che ha colpito una postazione Unifil nella zona di Ramyeh, nel Libano meridionale, provocando numerosi feriti e danni alla postazione. Il razzo è stato lanciato dalla zona di Deir Aames, uno dei tanti lanciati da Hezbollah verso Israele questa mattina".

L'ennesimo episodio contro le basi Unifil e i militari italiani ha scatenato l'ira del ministro Crosetto che ha condannato apertamente l'accaduto e cercato immediatamente il suo omologo israeliano per capire la dinamica dei fatti. "Oggi c’è stato un nuovo attacco su una base di Unifil. Sono caduti tre razzi sulla base di Shama. È  intollerabile. Ho cercato e non l'ho trovato e cercherò ancora il mio nuovo collega israeliano per ribadire quello che avevo già ribadito a Gallant. Ovvero che le basi di Unifil sono basi che intanto rappresentano la missione Onu internazionale ma poi sono di paesi che sono amici di Israele" ha detto Crosetto.

"È intollerabile che ci siano attacchi e non possiamo più tollerare che questi errori si ripetano con questa frequenza. Per cui vanno date delle disposizioni chiare e inequivocabili alle forze che operano sul campo e mi auguro che sia stato fatto da questo nuovo ministro come era stato fatto dal vecchio ministro" ha aggiunto Crosetto.

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