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Ostetrica drogava le pazienti per rendere il suo lavoro più semplice

L’ostetrica, a processo in Scozia, è accusata di aver somministrato un farmaco a 15 delle sue pazienti in stato di gravidanza. Rischia la radiazione.
A cura di S. P.
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In Scozia una ostetrica di 48 anni, Kirsteen Stewart, è accusata di aver drogato 15 delle sue pazienti che aspettavano un figlio. La donna avrebbe prescritto alle pazienti un farmaco che stimola le contrazioni della muscolatura dell’utero e rallenta il battito fetale per accelerare in qualche modo il parto. Tredici di loro, si legge sui media britannici, sono state così costrette a sottoporsi a dei parti cesarei urgenti. Somministrando quel farmaco alle donne incinte l’ostetrica avrebbe messo in pericolo la vita dei bambini prima ancora che delle mamme e lo avrebbe fatto, da quanto è emerso in aula, solo per i propri interessi. Tutto è avvenuto in un ospedale di Aberdeen, dove la donna lavorava. Fortunatamente nessuno dei bambini coinvolti ha perso la vita ma due di loro hanno dovuto trascorrere del tempo in terapia intensiva neonatale prima di tornare tra le braccia dei loro genitori.

“Comportandosi in questo modo, ha fatto solo i propri interessi, non quelli delle pazienti”, ha dichiarato Michael Collis del Nursing and Midwifery Coucil. “È un miracolo che nessuno dei bambini sia morto – hanno detto dall’Associazione nazionale dei pazienti – e gli altri medici dovrebbero essere ringraziati per essere sempre vigili nell’aiutare le donne incinte a dare alla luce i loro bambini”. La signora Stewart rischia adesso di essere interdetta per sempre dagli ospedali e dalle sale operatorie della Scozia.

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