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Ospita amico in vacanza, al ritorno scopre che è un pedofilo: “C’era mio figlio, mi sono sentito male”

L’inquietante storia arriva della Gran Bretagna dove un pedofilo ha ignorato ogni divieto e obbligo sui suoi spostamenti e si è fatto ospitare per una vacanza da una famiglia ignara che non sapeva nulla delle sue precedenti condanne per reati sessuali su minori.
A cura di Antonio Palma
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Dopo aver conosciuto quell'uomo nei mesi precedenti, in vista dell'estate aveva acconsentito ad ospitarlo in casa sua per qualche giorno mentre era in vacanza all'estero con moglie e figlioletto, ma al ritorno in Inghilterra ha scoperto con orrore che l'uomo era in realtà un pedofilo già condannato. È l'inquietante storia che arriva della Gran Bretagna dove, al suo rientro, il 61enne Andrew Priday è stato di nuovo arrestato e condannato per violazione di un ordine di prevenzione dei reati sessuali.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia e dal Tribunale locale, l'uomo aveva ignorato ogni divieto e obbligo tra cui quello di informare le autorità sui suoi spostamenti e si è fatto ospitare per una vacanza in Bulgaria da una famiglia ignara che non sapeva nulla delle sue precedenti condanne. Il padre della famiglia, che aveva acconsentito alla sua presenza, ha dichiarato alla polizia di essersi sentito male e di aver "tremato fisicamente" quando ha appreso delle precedenti condanne di Priday.

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In base alla ricostruzione della Swansea Crown Court, l'uomo, dopo aver scontato la sua pena in cella per 71 precedenti reati sessuali tra cui due lunghe condanne per reati sessuali su minori, aveva fatto domanda e ottenuto un passaporto nel gennaio 2021, ma poi ha dichiarato alla polizia di non aver intenzione di viaggiare durante le successive dichiarazioni di registrazione annuale.

Il 61enne però quest'anno è partito dall'aeroporto di Cardiff il 17 giugno e ha raggiunto la famiglia col bambino che lo ha ospitato per sette giorni in casa sua. Arrestato al suo rientro, l'uomo si è dichiarato colpevole di tre capi d'imputazione per violazione di un ordine di prevenzione dei reati sessuali e di tre capi d'imputazione per inosservanza dei requisiti del sistema di registrazione dei condannati per reati sessuali.

Non solo, si è scoperto che l'uomo aveva anche mentito alla sua fidanzata in merito ai suoi precedenti penali quando ha fatto domanda di licenza di matrimonio. Anche se non vi sono indizi di comportamento inappropriato da parte dell'uomo durante la vacanza in Bulgaria, secondo il giudice, le recenti violazioni da parte di Priday dei limiti previsti dalle precedenti condanne sono state "determinate e subdole" e lo ha condannato a ulteriori  due anni e otto mesi di carcere.

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