Ospedale pediatrico bombardato a Kiev, l’UNICEF: “Siamo sconvolti, tra le vittime anche bambini”
"Siamo assolutamente sconvolti da ciò che è avvenuto. Quello di oggi è stato l'ennesimo attacco a strutture ospedaliere e segue altri raid che hanno preso di mira scuole e rifugi, luoghi che non dovrebbero mai essere dei bersagli, soprattutto quando ad avere la peggio possono essere dei bambini". A parlare, intervistato da Fanpage.it, è Andrea Iacomini, portavoce dell'UNICEF Italia, commentando la notizia del missile russo lanciato questa mattina sull'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev, uno dei più importanti dell'Ucraina. Il bilancio delle vittime nella struttura sanitaria è ancora incerto, ma il raid è stato condotto nell'ambito di una più ampia campagna di attacchi sulle città ucraine che, nella sola giornata odierna, ha ucciso almeno 29 civili.
Subito dopo il bombardamento centinaia di persone si sono precipitate a scavare tra le macerie dell'ospedale nel tentativo di estrarre superstiti, mentre molti genitori sono riusciti a mettere in salvo i loro figli ricoverati afferrandoli e portandoli al sicuro subito nei concitati minuti che sono seguiti all'esplosione. Il bilancio delle vittime, nel momento in cui scriviamo, è ancora incerto e serviranno ore per avere un quadro della situazione più preciso. Intanto nella struttura sanitaria non ci sono più acqua, energia elettrica ed ossigeno ed i piccoli pazienti vengono trasferiti altrove. "In questo momento proprio nell'ospedale di Okhmatdyt sono al lavoro i nostri team: stiamo cercando di capire cosa possiamo portare; abbiamo già fornito acqua e altri beni di prima necessità, ma la situazione è davvero drammatica. Il numero dei morti è ancora imprecisato: quello che posso dire, però, è che tra loro ci sono sicuramente dei bambini, anche se non sappiamo ancora quanti. Non siamo ancora in grado di fornire numeri ufficiali".
Sebbene il Ministero della Difesa russo si sia affrettato a negare ogni responsabilità sull'accaduto – incolpando invece un un missile di difesa aerea ucraino precipitato sull'ospedale dopo essere stato lanciato da un sistema dispiegato a Kiev – non vi sono dubbi che oggi la capitale ucraina sia stata presa di mira da una vera e propria raffica di razzi lanciati alla vigilia del vertice della NATO a Washington a cui parteciperà anche Volodymyr Zelensky. Quello di Mosca, dunque, potrebbe essere stato un sanguinoso messaggio lanciato all'Ucraina e ai suoi alleati: un messaggio, però, che ancora una volta ha provocato distruzione e vittime innocenti.
"I bambini – conclude Andrea Iacomini – non dovrebbero essere mai target dei belligeranti, ai sensi del diritto internazionale essi vanno sempre protetti. In Ucraina non si conta ormai più il numero degli ospedali attaccati, così come quello delle scuole o dei rifugi. Inoltre si tratta di un Paese ormai tra i più inquinati da ordigni inesplosi a livello mondiale, anche a confronto con altri conflitti molto cruenti che si stanno combattendo nel mondo. Ci appelliamo alla comunità internazionale e alle parti affinché si raggiunga al più presto un cessate il fuoco e possibilmente una pace giusta e duratura."