Oslo, in 111 a cena: 80 contraggono la variante Omicron di Coronavirus, erano tutti vaccinati
Centoundici persone hanno partecipato a una cena pre natalizia nel quartiere Aker Brygge di Oslo: ottanta di queste, tutte di età compresa tra i 30 e i 50 anni, sono in seguito risultate positive al Covid e in almeno 17 casi la variante riscontrata dal sequenziamento dei test è stata la Omicron. La notizia arriva direttamente dal Norwegian Institute of Public Health, che ha condotto un'accurata indagine epidemiologica su un focolaio di Sars-Cov-2 rilevato dopo una festa che si è tenuta la scorsa settimana in un locale nei pressi del molo della capitale norvegese: quello che è emerso appare piuttosto preoccupante e sembra confermare la capacità di Omicron non solo di essere più contagiosa di Delta, ma anche di aggirare la protezione conferita dai vaccini.
Secondo lo studio dell'Istituto Norvegese di Salute Pubblica, infatti, il 73% dei 111 partecipanti alla cena, cioè 80 persone, ha contratto il Covid-19: su 17 tamponi è stata rivelata la variante Omicron, "ma si presume che la maggior parte dei contagiati siano stati infettati dalla stessa variante". Tutti, tranne uno, ha riferito di avere sintomi come febbre, tosse, mal di gola e mal di testa, ma nessuno ha avuto bisogno del ricovero in ospedale. Otto dei positivi avevano viaggiato in altri paesi europei ed africano nelle due settimane precedenti le festa natalizia. Inoltre, l'infezione da Sars-Cov-2 è stata rilevata in più di 60 persone che hanno frequentato il ristorante la stessa sera della comitiva. Il Norwegian Institute of Public Health ha fatto sapere che un'indagine epidemiologica più approfondita è ancora in corso, ma che di certo la stragrande maggioranza dei contagiati aveva ricevuto due dosi di vaccino a mRna.
Gilestro: "Omicron ha il potenziale di infettare i vaccinati, può mettere sotto stress il sistema sanitario"
Secondo Giorgio Gilestro, ricercatore dell'Imperial College di Londra, "questi eventi sono utili per calcolare non tanto la severità dei sintomi ma la capacità del virus di girare in ambienti reali e di stimare l'attack rate, cioè quante persone si infettano viste condizioni favorevoli al contagio. Di questi, 80 si sono infettati all'evento e 79 sarebbero sintomatici, benché nessun ospedalizzato. Considerando che erano quasi tutti vaccinati e giovani, i numeri non sono incoraggianti. Altri 60 che capitavano al ristorante per caso si sono anche infettati. Mi aspetto protezione dai sintomi più severi ma il virus ha il potenziale di infettare i vaccinati e quindi un bacino di suscettibili 10 volte più alto di Delta. Se anche fosse più lieve, il rischio di mettere sotto stress il sistema sanitario esiste ed è il problema principale".