Oslo: esplosione vicino all’ufficio del Primo Ministro Stoltenberg e sparatoria al congresso dei democratici
Poco fa una forte esplosione ha scosso il centro di Oslo. L'esplosione, secondo quanto riportato da alcuni testimoni locali, sarebbe avvenuta all'interno del palazzo che ospita "VG", il più grande tabloid norvegese. Nello stesso palazzo si trovano anche alcuni uffici governativi che al momento risultano danneggiati; tra questi anche quello del Primo Ministro Jens Stoltenberg che, fortunatamente, non si trovava nel suo ufficio. Nei locali del ministero del petrolio è invece divampato un incendio.
Esplosione al centro di Oslo
Esplosione al centro di Oslo e danneggiamento di alcuni uffici governativi
Al momento sono stati contati almeno otto feriti. I rottami di un'auto distrutta sono stati visti al di fuori dell'edificio. Ancora nessuna comunicazione è ancora giunta dalle autorità norvegesi.
AGGIORNAMENTO (ore 16:59)- Smentite le voci di una seconda esplosione. Al momento Jens Stoltenberg si trova al sicuro, così come dichiarato dall'agenzia Ntb che ha confermato che il premier non si trovava nel suo ufficio al momento dell'esplosione. La polizia ha chiuso la zona e diversi edifici intorno all'area interessata sono stati evacuati. Le prime immagini delle tv norvegesi mostrano le strade ricoperte di detriti e vetri rotti, con una colonna di fumo che sale verso il cielo. In base a quanto riferito da Nrk ci sarebbe un morto; i feriti, invece, sarebbero 10. Al momento non vi sono, però, conferme ufficiali della polizia.
AGGIORNAMENTO (ORE 18:01)- Il portavoce del centro del controllo aereo della Norvegia, Sindre Anonsen, ha fatto sapere che si sta valutando la possibilità di chiudere lo spazio aereo norvegese. La zona dell'esplosione continua ad essere presidiata da centinaia di agenti. Le autorità hanno confermato che l'esplosione è stata causata da una bomba, ma non sono ancora riusciti ad identificare i responsabili dell'attentato. Nessuna notizia ufficiale sul numero delle vittime che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero essere almeno 2.
AGGIORNAMENTO (ORE 18:30)- Sparatoria al raduno del partito social-democratico, dove era atteso l' arrivo del premier. Non si ferma il sangue in quello che si delinea come un organizzato atto terroristico che ha colpito la nazione nord-europea: un uomo travestito da poliziotto ha aperto il fuoco sulla folla radunata in attesa del primo ministro provocando cinque feriti. Non sono stati resi noti ulteriori particolari.
AGGIORNAMENTO (ORE 19.00) – L'edizione online del Telegraph ha pubblicato un video registrato con un cellulare che prova chiaramente una seconda esplosione avvenuta nel centro di Oslo. Nel video si vedono i danni causati dalla prima esplosione e all'improvviso le immagini mostrano una seconda deflagrazione con una colonna di fumo nero che si leva da alcuni edifici di colore marrone.
AGGIORNAMENTO (ORE 19:45) – Sale a 15 il bilancio complessivo delle vittime della giornata di sangue in Norvegia. Tra l' esplosione di Oslo e la sparatoria al congresso dei giovani democrativi sarebbero rimaste uccise quindi persone. L' attentatore armato di pistola è stato arrestato dalla polizia, ha tratti distintamente scandinavi. Nonostante ciò, sembra di matrice islamica l' attentato esplosivo in cento. Sui siti web jihadisti cominciano le rivendicazioni.
AGGIORNAMENTO (ORE 19:55) – Evacuate le stazioni principali di Oslo, secondo la polizia gli attentati sono collegati. Almeno 12 morti accertati.
AGGIORNAMENTO (ORE 20:45) – L'esercito presidia le strade, ricercando altri esplosivi. I morti della sparatoria di Utoya, secondo testimoni, sarebbero più di venti.
AGGIORNAMENTO (ORE 00:40) – La Norvegia ha sospeso il trattato di Schengen per effettuare controlli alle frontiere, nel frattempo il primo ministro ha dato fondi illimitati alla polizia per la ricerca dei colpevoli. L' uomo che ha provocato la trage sull' isola di Utoya, al congresso dei giovani labour (più di 25 cadaveri contati sulla spiaggia dai testimoni) sarebbe di "origini norvegesi". Membri del governo avanzano l'ipotesi che possa trattarsi di un attentato organizzato da gruppi nazionalisti di estrema destra. Sull' isola di Utoya è stato ritrovato esplosivo non detonato. Attualmente, le forze dell'ordine stanno perquisendo l'appartamento dell'arrestato.