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Osama Bin Laden morto: diffuso l’ultimo audiomessaggio diretto agli USA

Un sito estremista islamico ha diffuso l’ultimo audiomessaggio di Osama Bin Laden nel quale lo sceicco utilizza le stesse parole utilizzate da Al Qaeda per confermare la sua morte: un chiaro segnale della autorità del terrorista.
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osama morto

Non c'è dubbio, Osama Bin Laden era ancora il capo di Al Qaeda, e a confermarlo sarebbe un inedito audiomessaggio.Gli ultimi video diffusi dagli USA hanno mostrato un uomo intento a guardarsi in tv, attento al suo aspetto fisico, tant'è che prima di farsi riprendersi si tingeva la barba: un'immagine di uomo debole, attento alla propaganda ma allo stesso tempo distante dalla rappresentazione di sé che il terrorista di Al Qaeda ha diffuso in questi anni. Ciononostante il suo ruolo all'interno dell'organizzazione terroristica che fa tremare l'Occidente è apparso chiaro.

L'ultima testimonianza dello sceicco del terrore, principale responsabile dell'attentato dell'11 settembre, è stato diffusa oggi da un sito internet appartenente ad estremisti islamici. L'audiomessaggio di Osama Bin Laden riporta testualmente le stesse parole che Al Qaeda avrebbe utilizzato per confermare la morte del suo leader nel messaggio del 3 maggio: "Gli Usa non potranno mai vivere in sicurezza fino a quando il popolo palestinese non godrà della pace. […]E' ingiusto che voi viviate in pace mentre i nostri fratelli a Gaza vivono nell'angoscia. Per questo e se dio vuole, i nostri attacchi contro di voi proseguiranno finche' proseguira' vostro sostegno ad Israele."

residenza bin laden

Quello dell'audiomessaggio e dei video diffusi dagli USA sarebbero particolari che confermano l'autorità dello sceicco emiro all'interno dell'organizzazione, figura carismatica tutt'altro che subordinata al medico Ayman al Zawahiri,suo successore. La criticità della figura di Bin Laden emerge anche dalla quantità di materiale che i Navy Seals, i corpi speciali statunitensi protagonisti del blitz, avrebbero rinvenuto all'interno di compound di Abbottabad. Sebbene all'interno della residenza di Bin Laden non è stato scoperto alcun allaccio ad Internet, la mole di dati ritrovata nei diversi pc sequestrati dopo il raid sarebbe tale da far ritenere che quello di Abbottabad fosse un vero e proprio covo dal quale Osama pianificava, controllava e dava ordini. Tra le operazioni imminenti c'era, molto probabilmente, un altro attentato agli USA per l'11 settembre del 2011.

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