Osama Bin Laden: la prova del Dna conferma la morte del numero uno di Al Qaeda
Osama Bin Laden è morto. Sono state molte, e forse lo sono tutt'ora, le persone che hanno stentato a credere che la persona uccisa sia davvero il numero uno di Al Qaeda. A mettere la parola fine sui dubbi dei più scettici è arrivata la prova del Dna, la quale rivelerebbe che la persona in questione sia proprio Osama Bin Laden. Le autorità statunitensi hanno infatti confrontato il Dna del capo di Al Qaeda con quello di una sua sorella morta degli Stati Uniti alcuni anni fa, il cui cervello è rimasto a disposizione delle autorità proprio in previsione di un'occasione storica come quella di oggi.
Sul sito dell'Associated press si legge che due funzionari dell’amministrazione Obama hanno confermato che i"l test del DNA ha dimostrato che Osama bin Laden è morto e che il test effettuato è risultato affidabile al 99,9 %". I funzionari non hanno specificato dove o come il test è stato fatto ma l’esito spiega il motivo per cui il presidente Barack Obama ha annunciato con sicurezza la morte al mondo nella notte domenica.
Considerato il fatto che Bin Laden è stato seppellito in mare, i campioni di sangue potrebbero essere stati prelevati solamente prima della sepoltura. Una strana modalità operativa che ai più potrebbe ancora lasciare qualche dubbio, che la prova del dna dovrebbe però definitivamente sciogliere. Anche perché gli Stati Uniti non hanno alcun interesse a montare un caso di queste proporzioni.
Lo scetticismo di molte persone riguardava l'autenticità della foto di Bin Laden mostrata dalle emittenti televisive. Molti siti web, infatti, avevano etichettato la foto in questione come "tarocca" . Per alcuni siti iraniani, ad esempio, la foto mostrata sarebbe stata pubblicata dal sito iraniano Tabnaik.ir il 10 gennaio del 2010; per Peacereporter.org si sarebbe trattato una foto del 2006 modificata con un programma di fotoritocco; per Agoravox di un fotomontaggio che avrebbe miscelato le caratteristiche somatiche di Bin Laden con quelle di un altro terrorista. La prova del Dna dovrebbe quindi mettere la parola fine alla vicenda.