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Osama Bin Laden e la sua morte misteriosa, la figlia: “Mio padre prima catturato, poi ucciso”

Una figlia di Osama Bin Laden ha rivelato che gli americani avrebbero ucciso suo padre dopo averlo catturato. Al momento le circostanze in cui sarebbe morto lo sceicco restano quantomeno sospette.
A cura di Alfonso Biondi
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Ucciso il capo di Al Qaeda

Osama Bin Laden è stato ucciso. Ma sono ancora molti i dubbi che gravitano attorno alla storica operazione portata a termine dai Navy Seals. E le dichiarazioni di una figlia del numero uno di Al Qaeda contribuiscono ad alimentare il giallo: secondo la ragazza, infatti, suo padre sarebbe stato prima catturato e poi ucciso dai soldati americani. Il tutto sarebbe accaduto nei primi minuti dell'operazione di Abbottabad. Le rivelazioni della figlia dello sceicco sono state riportate da fonti di sicurezza pakistane all'emittente televisiva al Arabiya.

Ora è chiaro che queste dichiarazioni dovranno essere verificate. Gli americani hanno dichiarato dal primo momento che l'obiettivo della missione era quello di catturare Osama Bin Laden, non di ucciderlo; ed è per questo motivo che le parole della figlia dello sceicco potrebbero mettere in serio imbarazzo i proclami a stelle e strisce. Ad alimentare il mistero che avvolge la morte dello sceicco c'è anche un'indiscrezione, trapelata ieri, secondo cui Bin Laden sarebbe stato ucciso da una sua guardia del corpo che viveva con lui nel complesso residenziale di Abbottabad. Secondo la stampa pakistana la guardia del corpo avrebbe rispettato il volere dello sceicco, che non sarebbe mai stato disposto a finire vivo tra le grinfie degli americani.

Intanto tutto il mondo aspetta con bramosia le foto del cadavere. Anche in questa faccenda c'è qualcosa di misterioso; molta gente infatti si chiede come mai le foto non siano state diffuse subito dopo l'operazione. Fatto sta che l'America le immagini potrebbe rilasciarle da un momento all'altro. Ma perché non lo fa?

L'unico problema, come riferito ai cronisti dal portavoce della Casa Bianca Jay Carney, è che si tratta di fotografie atroci e raccapriccianti. Carney ha dichiarato che al momento "Stiamo facendo una valutazione sul da farsi a causa delle sensibilità coinvolte".  Insomma negli States la delicata ponderazione tra i costi e i benefici che potrebbero derivare dal rilascio delle immagini è ancora in atto. E lo sarà per un tempo difficilmente pronosticabile.

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