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Orrore in Messico: bambino di 6 anni ucciso da cinque coetanei

Le modalità del delitto sono state orribili. A quanto pare i cinque piccoli killer “volevano solo giocare”.
A cura di Davide Falcioni
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Orrore in Messico, nella città di Chihuaha, capitale dell'omonimo stato nel nord del Paese, non distante dal confine statunitense. Due ragazzi di 15 anni, due ragazze di 13 ed un'altro di 12 hanno ucciso un bambino di sei anni. Il bimbo è stato legato a mani e piedi, colpito con delle pietre, strangolato e sotterrato durante quello che per i cinque doveva essere nient'altro che un gioco, ovvero la simulazione di un sequestro di persona, almeno stando a quanto reso noto dalla polizia.

Il cadavere del bambino è stato trovato nei pressi di un ruscello in un quartiere periferico della città al termine di una lunga ricerca da parte delle forze dell'ordine, a cui era stata segnalata la scomparsa del piccolo. Ben presto i poliziotti sono risaliti ai "killer", che hanno immediatamente confessato di essere gli autori del terribile omicidio. I cinque hanno raccontato di aver invitato Christopher a "giocare e raccogliere della legna" vicino al ruscello, mentre non è chiaro come sia stato possibile che quello che doveva essere uno svago tra bambini si sia trasformata in una mattanza.

La procura della città di Chihuaha dovrà inoltre stabilire se l'omicidio è stato premeditato, ovvero se i cinque avevano organizzato tutto in anticipo. La vittima, infatti, è stata trovata sepolta con la faccia rivolta verso terra in una fossa scavata in precedenza. Una delle ragazze ha colpito il corpo del piccolo Christopher con un pugnale, poi lo ha coperto con i resti di un animale morto. Le modalità con cui è stato compiuto l'omicidio hanno profondamente scosso tutti i messicani e il Procuratore titolare dell'inchiesta ha affermato: "Qui non siamo davanti a un caso poliziesco, ma a un caso di decomposizione sociale, di perdita dei valori". La sorte dei cinque baby assassini non è ancora stata stabilita.

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