Orrore in Iraq, trovati 100 cadaveri decapitati in una fossa comune a Mosul

Le forze governative irachene hanno comunicato di aver trovato circa 100 cadaveri decapitati in una fossa comune nella città di Hammam Alil, località che dista circa 15 chilometri dalla periferia di Mosul, liberata sabato scorso dall’Isis. Secondo quanto precisato dall’esercito iracheno, i corpi sono stati scoperti in una fossa scavata nel campus dell'istituto di Agraria della città. “Le bande criminali di Daesh proseguono nel perpetrare i loro crimini contro i figli del nostro popolo: dopo avere liberato il distretto di Hammam Alil, all'interno della facoltà dell'Agraria le forze irachene hanno scoperto una fossa comune con dentro 100 cadaveri con le teste decapitate” ha detto, citato da al Furat, il generale Abdul Amir Rashid Yarallah, comandante delle operazioni per la Liberazione della capitale irachena del Califfato. Il generale ha aggiunto che “saranno inviate squadre specializzate per conoscere i particolare di questo immane crimine”. Sono in corso le indagini per identificare le vittime, probabilmente uccise in una esecuzione di massa.

Continua intanto la battaglia per la riconquista di Mosul. Le milizie curde irachene hanno intanto sferrato un'offensiva per cercare di strappare all'Isis Bashiqa, 13 chilometri a nord-est della periferia di Mosul. La televisione curda Rudaw ha detto che i Peshmerga sono entrati in alcuni quartieri di Bashiqa, dove sono in corso combattimenti con il sostegno dei bombardamenti della Coalizione internazionale a guida Usa. Nella cittadina non ci sarebbero più civili ma soltanto poche decine di jihadisti che cercano di resistere. L'Isis ha anche appiccato il fuoco a diversi campi petroliferi sprigionando una vasta nube tossica sopra Mosul e altre città irachene vicine. Nel frattempo almeno tre raid aerei della Coalizione anti-Isis a guida Usa sono stati eseguiti nelle ultime ore su Raqqa, roccaforte jihadista in Siria.