Orrore in Argentina, il piccolo Ciro muore a 4 mesi e il suo corpicino rubato: “Sono i satanisti”
La vita di Ciro Lescano è durata un soffio. Il 4 luglio, a soli quattro mesi, è morto di un attacco cardiaco. Al dolore per la perdita del figlio, la mamma Noelia deve sopportarne un altro, altrettanto terribile: il corpicino di Ciro è stato trafugato dal cimitero di Miramar, una città costiera della provincia di Buenos Aires. La macabra scoperta è stata fatta martedì scorso quando, dopo aver aperto il feretro, la polizia ha confermato i peggiori timori della famiglia del piccolo. La bara dove era stato sepolto Ciro era vuota e il cadavere scomparso. Per il magistrato incaricato del caso, a trafugare il corpo del bimbo sarebbe stata una setta per realizzare un "rito satanico".
A sollevare i primi sospetti è stata proprio la mamma di Ciro. Dopo il funerale, la donna di 28 anni va in cimitero per portare dei fiori sulla tomba del figlio e nota che la terra che ricopre la bara è smossa. Ma non è l’unica scoperta: accanto al sepolcro c’è il ciuccio del bambino e due lettere di addio che la mamma ha voluto fossero seppellite assieme a Ciro. Quando Noelia torna a casa racconta tutto a Elsa, la suocera. “Gli ho detto che il ciuccio e le lettere erano dentro il feretro – afferma la nonna – e che qualcuno doveva averle tolte dalla cassa”. Per cercare di fugare ogni dubbio, ritornano al cimitero. Arrivate al campo santo, però, le sorprese non sono finite: vicino alla tomba, le due donne trovano alcune viti a farfalla utilizzate per chiudere la bara dove riposa il bambino. Decidono allora di rivolgersi al becchino per chiedere spiegazioni. L’incaricato, tuttavia, si limita a consigliare loro di ritornare un altro giorno, quando sarà presente la responsabile del cimitero.
Di fronte all'atteggiamento evasivo del personale del cimitero, Noelia decide di andare dalla polizia. Il procuratore Alejandro Pellegrinelli accetta la denuncia della mamma di Ciro e ordina che venga riesumato il cadavere. Quando gli agenti arrivano in cimitero scoprono che le paure della donna sono fondate. “Prima si sono limitati a fare alcune foto alla tomba – assicura Elsa – poi hanno estratto la bara a cui mancavano alcune viti. E il corpo di Ciro non c’era”.
Il papà di Ciro è in carcere per spaccio di droga e, in primo momento, si era pensato che la profanazione della tomba del figlio potesse essere una forma di vendetta personale. “Non so se l’hanno fatto per cattiveria o per realizzare qualche rituale – ammette la nonna del piccolo – l’unica cosa certa è che il comportamento del personale del cimitero è molto strano. Come può essere che nessuno abbia visto niente?”. Anche Jorge Piris, lo zio di Ciro, esprime dei dubbi: “Per ora non abbiamo alcun sospetto però di sicuro ci è voluto del tempo per disseppellire la bara, estrarre il corpo e rimettere tutto come era prima”. “E’ incredibile. E’ la seconda volta che succede un fatto simile nel nostro dipartimento”, afferma l’uomo che ha lanciato un appello sui social per ottenere informazioni che permettano di recuperare il corpo del nipote. Nel frattempo, il comune di Miramar ha offerto una ricompensa di 100mila pesos (2.100 euro) a chiunque permetta ritrovare i resti di Ciro.
Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore Pellegrinelli ha affermato che l'ipotesi principale è che dietro il furto del corpo del bimbo ci sia qualche “rito satanico”. Il magistrato, inoltre, ha rivelato che la profanazione della tomba è avvenuta poco tempo dopo il funerale, tra il 5 e l’8 luglio. “La riesumazione è stata completata ieri con la scoperta della bara senza il bambino – ha dichiarato Pellegrinelli – la tomba è a soli 15-20 metri dall'ingresso del cimitero e, se nessuno ha visto niente, il corpo di Ciro deve essere stato portato via di notte da persone che sapevano molto bene quello che facevano. Non hanno lasciato quasi nessuna traccia”.
La pista di una setta satanica è avvalorata anche da due terribili precedenti. I resti di Matías Valentino Fernández e Ciro Aranda, due bambini seppelliti nel cimitero di Otamendi, una città a soli 40 chilometri da Miramar, sono stati trafugati a marzo e dicembre del 2017. Il fatto che le due profanazioni siano avvenute proprio alla vigilia di Natale e Pasqua ha portato gli inquirenti a pensare che si potesse trattare di qualche macabro rituale. Le ricerche di Ciro Aranda, morto a solo un anno, non hanno mai portato ad alcun risultato. Spaventoso invece il ritrovamento di Matías Fernández, deceduto quando aveva appena due anni. I suoi resti sono stati rinvenuti lungo una strada statale. La polizia ha scoperto che il piccolo era stato congelato per evitare la putrefazione del cadavere. Ma a gelare il sangue sono stati le condizioni del corpo: gli erano state tagliate le mani, i piedi ed estratti tutti gli organi interni. Quattro persone sentite dagli investigatori avevano indicato che dietro i due casi ci fossero riti satanici. L’ex becchino del cimitero di Otamendi, arrestato con l’accusa di aver sottratto i cadaveri dei bimbi per conto di una setta, è stato scarcerato per insufficienza di prove.
Mentre continuano senza sosta le ricerche del piccolo Ciro, familiari e amici hanno cominciato a manifestare nel centro di Miramar per ottenere delle risposte. “Dov'è Ciro? – si chiede tra le lacrime la mamma Noelia – voglio solo che mio figlio possa riposare in pace”.