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Orrore a Raqqa, ISIS decapita un mago di strada: “E’ un insulto all’Islam”

Un anziano è stato brutalmente giustiziato per aver praticato “stregoneria” nei pressi di Raqqa, la ‘capitale’ dello Stato islamico nella Siria settentrionale. Non è la prima volta che i militanti del Califfato decapitano prestigiatori o giocolieri.
A cura di B. C.
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Lo Stato Islamico ha decapitato un uomo accusato di aver praticato “stregoneria”. La brutale esecuzione, scrive il Daily Mail, è avvenuta in una zona rurale di nome Aldbsa, ad ovest della città di Raqqa, nella Siria settentrionale. Nelle foto fatte circolare dagli stessi jihadisti si vede il condannato a morte condotto sul luogo dell’esecuzione da due militanti dell’Isis, tra cui un giovane ragazzo. Lunga barba grigia, testa calva, “lo stregone” sembra essere un uomo sulla 60ina. Intorno al gruppo ci sono altri jihadisti mascherati e armati di fucili d'assalto. Un'altra foto mostra l’uomo in ginocchio, con le braccia legate dietro la schiena, la testa appoggiata su un ceppo e il boia pronto a compiere il macabro rito di morte che ormai sembra aver contraddistinto l’Isis da qualche mese a questa parte.

Non è la prima volta che i militanti del Califfato decapitano maghi o giocolieri. Era già accaduto lo scorso mese  con l’uccisione di un prestigiatore: i suoi giochi erano "un insulto a Dio", perché creavano "illusioni e falsità" per i jihadisti dell’Isis. Secondo il Daily Mirror il mago era stato arrestato durante una esibizione in pubblico e decapitato in piazza a Raqqa. Il quotidiano riporta la testimonianza di un residente nella città, fuggito in Turchia, secondo il quale la vicenda è stata "un atto di barbarie e una macellazione. Non ha fatto nulla di anti-islamico: con i suoi piccoli trucchi si guadagnava qualche moneta, ma ha pagato con la vita".

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