Ora per il Parlamento Ue gas e nucleare sono investimenti green, la sinistra protesta: “Traditori”
Gas e nucleare nella lista degli investimenti che l'Unione europea considera sostenibili, il Parlamento europeo è d'accordo. A Strasburgo i deputati europei hanno respinto una mozione contro l‘inclusione di gas e nucleare tra le attività economiche eco-sostenibili, comprese nell'elenco della tassonomia Ue : questo significa che, se non verranno sollevate obiezioni entro lunedì prossimo sulla proposta della Commissione, questa entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023. Di fatto, entrando nella tassonomia, gas e nucleare vengono identificati come in linea con la transizione verde e quindi meritevoli di finanziamenti, sia pubblici che privati.
A schierarsi contro un'eventualità di questo tipo sono stati i Verdi, The Left e i Socialisti & Democratici. Ma non solo: alcuni cittadini che assistevano alla plenaria durante le votazioni si sono alzati in piedi mostrando le magliette su cui si leggeva la scritta "tradimento", ricevendo gli applausi degli europarlamentari di sinistra.
La Commissione ha proposto l'inclusione di gas e nucleare per favorire il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, ma per ambientalisti e partiti di sinistra di tratta di puro greenwashing e di una scarsa volontà a investire davvero sulle rinnovabili. Greenpeace ha annunciato un'azione legale contro l'esecutivo Ue: o meglio, l'Ong ha chiesto a Bruxelles di rivedere l'atto delegato, affermando di essere pronta a portare la causa presso la Corte di giustizia europea.
Insomma, su gas e nucleare la maggioranza Ursula si è spaccata. I Popolari e gran parte di Renew hanno infatti votato (insieme alla destra) nella direzione di un inserimento nella tassonomia di queste fonti di energia, mentre i socialisti hanno rigettato il provvedimento insieme ai verdi e alla sinistra. "Miliardi di euro rischiano di essere dirottati dagli investimenti urgenti e necessari sulle rinnovabili e dall'efficienza energetica verso quelli destinati a fonti di energia inquinanti, costose e pericolose, sottomettendoci ancor più alla dipendenza dalle importazioni russe", hanno dichiarato Eleonora Evi ed Angelo Bonelli, co-portavoce nazionali di Europa Verde, insieme a Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana. Per poi citare un sondaggio del WWF secondo cui oltre la metà dei cittadini europei non considera il gas e il nucleare sostenibili, e concludere: "L'esito del voto di oggi al Parlamento Ue sull'inclusione di gas e nucleare nella Tassonomia dimostra in modo drammatico la miopia e la sudditanza alle lobby del fossile di una certa politica che ancora una volta antepone il mero profitto alla salute dei cittadini e alla tutela del pianeta".