Ora il segretario della Nato dice che l’Ucraina dovrà fare qualche concessione per fermare la guerra
"La maggior parte delle guerre finisce al tavolo delle trattative e l'Ucraina dovrà fare qualche concessione per fermare la guerra” è la dichiarazione a sorpresa del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg che per la prima volta dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia fa esplicito riferimento a concessioni da parte di Kiev per arrivare a una soluzione del conflitto. Sulla natura di queste concessioni però ovviamente Stoltenberg non mette bocca e chiarisce che sarà Kiev a dover decidere quando, come e cosa concedere a Mosca.
"In ultima analisi deve essere l'Ucraina a decidere a quali compromessi è disposta a fare, dobbiamo permetterle di trovarsi in un a posizione in cui possano raggiungere un risultato accettabile al tavolo negoziale" ha spiegato il Segretario generale della Nato in un'intervista rilasciata alla Bbc, sottolineando che non sta spingendo Kiev verso alcuna concessione. In pratica, per Stoltenberg la Nato deve aiutare l’Ucraina a trovarsi in una situazione non troppo sfavorevole al tavolo di trattativa per una tregua o la pace, al quale però necessariamente si dovrà giungere con concessioni da parte di Kiev.
Il sostegno militare occidentale per Stoltenberg comunque è fondamentale per costringere il Cremlino a rinunciare ai suoi obbiettivi di occupazione di vari territori ucraini ma alla fine anche l'Ucraina potrebbe trovarsi costretta a qualche “tipo di compromesso”. Stoltenberg però ha anche detto di essere fiducioso che gli alleati Nato troveranno un accordo per il finanziamento a lungo termine per l'Ucraina entro luglio. Del resto lo stesso Stoltenberg in settimana, dopo i colloqui presso la sede della NATO a Bruxelles, aveva assicurato che "gli alleati hanno concordato di andare avanti con la pianificazione di un ruolo maggiore della Nato nel coordinare l’assistenza all'Ucraina e la formazione in materia di sicurezza".
Parlando in occasione del 75° anniversario della nascita dell’Alleanza Atlantica, Stoltenberg ha ammesso che il mondo ora è "molto più pericoloso, molto più imprevedibile" e "molto più violento". Secondo il segretario generale della Nato, esiste un'alleanza "autoritaria" nel mondo che si dà reciprocamente sostegno pratico ed è "sempre più allineata" e di cui la Russia è parte integrante insieme a Iran, Cina e Corea del Nord. Secondo Stoltenberg, questi Paesi sono sempre più allineati tra loro.
"La Cina sostiene l'economia di guerra russa, fornendo componenti chiave all'industria della difesa e, in cambio, Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino" ha spiegato. Per questo, l'Occidente deve fare fronte a questa "alleanza di potenze autoritarie" lavorando insieme ad altri Paesi che sono al di fuori della sua sfera geografica, come Giappone e Corea del Sud.