Operazione Unicorn, cosa prevede il protocollo dopo la morte della regina in Scozia
La regina Elisabetta non ha mai fatto mistero del suo amore per Balmoral, residenza privata della famiglia reale, dove trascorreva le sue estati tra passeggiate e battute di caccia. Ed è nel castello scozzese costruito nel 1390 che la regina è morta. Una scelta che non ha sorpreso gli addetti ai lavori tanto che per questa eventualità era già stato elaborato un piano formale, che prende il nome di Operation Unicorn.
Si tratta dei passaggi che seguono alla morte della regina e che coinvolgono direttamente anche le istituzioni della Scozia visto che è prevista la sospensione delle attività presso il parlamento scozzese. Si inizia con il passaggio del feretro della regina che percorrerà infatti la Royal Mile ovvero il Miglio Reale, la strada più importante della capitale scozzese che collega il Castello di Edimburgo a ovest con il Palazzo di Holyroodhouse a est., fino alla Cattedrale di Sant'Egidio, dove è previsto che la famiglia reale partecipi a una cerimonia privata.
In seguito ci sarà una camera ardente che durerà 24 ore e che sarà aperta al pubblico. La bara riposerà temporaneamente al Palazzo di Holyroodhouse prima di essere riportata a Londra, sul treno reale alla stazione di Waverley per un lungo viaggio lungo la linea principale della costa orientale. Infine sarà portata a Buckingham Palace.
Una meticolosa procedura dunque che finirà solo con i funerali di Stato. Dalla morte ai funerali verranno quindi proclamati 12 giorni di lutto nazionale. Il corpo della regina sarà sistemato nella sala del trono di Buckingham Palace: ci sarà un altare, lo stendardo reale e quattro Guardie reali con il copricapo inclinato e i fucili rivolti verso il pavimento.