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Operaio ripreso a urinare nella vasca del birrificio: lotto richiamato, scatta l’indagine in Cina

Nella fabbrica di birra Tsingtao nello Shandong un lavoratore è stato ripreso in un video mentre urinava in un serbatoio di malto in lavorazione. Il lotto di malto è stato richiamato e gli organi di pubblica sicurezza hanno aperto una indagine.
A cura di Antonio Palma
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Il gesto di un lavoratore che urina nella vasca del birrificio ha messo in allarme consumatori e autorità di Pechino e fatto scattare una immediata indagine nel Paese asiatico per possibile contaminazione del prodotto. La scena è stata ripresa in un video, poi postato sul social cinese Weibo, in cui si vede l’operaio che, senza pensarci troppo, urina in un serbatoio di malto in lavorazione all’interno di uno storico e noto birrificio cinese, la ditta Tsingtao.

Nel filmato, apparso online per la prima volta giovedì scorso, si vede un lavoratore con una tuta blu e il casco da lavoro nel magazzino di materie prime del birrificio che, dopo aver scavalcato la cisterna e una breve occhiata attorno, urina sul malto all’interno della fabbrica di birra n. 3 di Tsingtao nello Shandong. Il video inevitabilmente ha scatenato una valanga di commenti e segnalazioni degli utenti fino ad arrivare all’attenzione della stessa azienda e alle autorità di controllo.

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Poche ore dopo, infatti, l’azienda ha risposto al video in questione direttamente dal suo canale Weibo ufficiale spiegando che, in attesa di ulteriori controlli, il lotto di malto è stato richiamato e gli organi di pubblica sicurezza hanno aperto una indagine. "La nostra azienda attribuisce grande importanza a quanto accaduto e lo ha immediatamente segnalato agli organi di pubblica sicurezza, che sono intervenuti con una indagine" ha spiegato l’azienda in un comunicato, aggiungendo che continuerà ad aumentare gli sforzi di gestione per garantire la qualità del prodotto.

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Secondo una dichiarazione rilasciata dall'Ufficio di controllo sugli alimenti della città di Pingdu, dove si trova la fabbrica di birra Tsingtao, dopo la scoperta del video online “è stata immediatamente istituita una squadra investigativa per condurre un'indagine sui video” mentre “Tutte le materie prime di questo lotto sono state sigillate”. Per ora però le indagini sono solo all’inizio.

Tra i tantissimi utenti che hanno denunciano la scarsità di controlli e accusato l’azienda, non manca chi però avverte che potrebbe trattarsi anche di un sabotaggio. Secondo alcuni media locali, il luogo dei fatti potrebbe essere la cisterna di un veicolo da trasporto di un vettore logistico esterno. Il lavoratore dunque potrebbe essere un dipendente di una ditta esterna. Resta da capire il motivo del perché di un simile gesto e soprattutto chi ha registrato il video e se questo fosse stato concordato.

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