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Onu, accordo per seguire gli aerei dal satellite: stop a “voli fantasma”

Durante la Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni tenuta a Ginevra è stato raggiunto un accordo sul monitoraggio dei voli di linea: dal 2017 saranno seguiti attraverso frequenze satellitari, che eviteranno le zone d’ombra e gli aerei “fantasma”.
A cura di Claudia Torrisi
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Dopo mesi di discussioni e bozze di risoluzione, durante la Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni tenuta a Ginevra è stata presa una decisione che modificherà il sistema di monitoraggio dell'aviazione civile: riservare una parte delle frequenze alla localizzazione costante degli aerei di linea utilizzando il satellite. L'obiettivo dell'accordo mondiale preso in sede Onu è quello di evitare le sparizioni nel nulla di voli civili. Le frequenze assegnate — 1087.7-1092.3 MHz — saranno le stesse utilizzate attualmente dagli aerei per inviare i dati alle torri di controllo, ma comunicheranno con il satellite e saranno attive 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. L'operazione di monitoraggio sarà ripetuta almeno ogni quarto d'ora.

Tra un anno, a novembre 2016, ci sarà l'incontro decisivo, dopo il quale le compagnie aeree saranno messe in condizione di utilizzare il meccanismo satellitare. Dal 2017, quindi, gli aerei di linea saranno in grado di inviare il loro segnale automatico non soltanto agli altri aerei e alle stazioni di controllo a terra, così da essere sempre tracciabili. Il sistema corrente, basandosi su radar a terra, lascia scoperto quasi il 70% della superficie. Al di fuori dei territori nazionali, infatti, ci sono grandi spazi – come, ad esempio, gli oceani – senza copertura. Gli aerei che sorvolano quelle aree finiscono per essere voli "fantasma", che tornano successivamente nei radar o si perdono definitivamente. Esattamente come è successo al volo MH37 Malaysia Airlines, scomparso nel nulla l'8 marzo 2014.

Proprio da quell'episodio è partita l'accelerazione dei lavori per l'accordo, che in realtà si sarebbe dovuto raggiungere molto prima. Dopo il disastro aereo dell'1 giugno 2009, quando un volo Air France da Rio de Janeiro a Parigi precipitò nell'oceano Atlantico con oltre 200 persone a bordo, l’Icao – organizzazione internazionale dell’aviazione civile aveva già chiesto l'adozione dei satelliti per il monitoraggio degli aerei.

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