Ondata di suicidi a France Télécom, ex ad condannato: “Mobbing morale e istituzionale”
L'ex amministratore delegato di France Télécom, Didier Lombard, è stato condannato per mobbing "morale e istituzionale" al termine di un processo legato all'ondata di suicidi dei dipendenti che dieci anni fa scosse il colosso francese e anche l’intero Paese. Lombard, ex n.1 di France Télécom, dovrà scontare un anno di carcere di cui otto mesi con la condizionale. Sono stati condannati alla stessa pena anche altri due dirigenti di France Télécom – il vice dell’ad Louis-Pierre Wenès e il direttore delle risorse umane Olivier Barberot – e la stessa azienda (che dal 2013 si chiama Orange), che dovrà pagare una multa 75.000 euro per aver messo in atto politiche di riduzione "a oltranza" del personale tra il 2007 e il 2008. Lombard, che è stato capo di France Télécom tra il 2005 e il 2010, è stato condannato anche al pagamento di 15.000 euro di multa. Altri quattro dirigenti sono stati condannati per il loro coinvolgimento nella vicenda a quattro mesi e al pagamento di 5000 euro.
L'ondata di suicidi di 10 anni fa – Secondo il tribunale di Parigi, tra il 2007 e il 2008, dai vertici del gruppo si diffuse una clima nocivo di molestie "morali e istituzionali", anche se i giudici non appurano nessun legame diretto tra gli autori e le vittime. In tutto tra i dipendenti in quel periodo c’erano stati 18 suicidi e 13 tentati suicidi. Tra il 2007 e il 2010 l'azienda aveva messo in pratica i piani Next e Act, con l'obiettivo di riorganizzare il gruppo. "Le trasformazioni che un'azienda deve affrontare non sono piacevoli, è così, non c'è nient'altro che avrei potuto fare", aveva detto Lombard alla Corte. Il suo avvocato, Jean Veil, ha detto che avrebbe presentato ricorso contro la sentenza. Gli imputati sono stati prosciolti sul periodo post-2008. Quella del mobbing morale e istituzionale è una nozione che con questa sentenza entra per la prima volta a far parte della giurisprudenza francese.