Oms: “Africa ebola free”. Ma un nuovo caso è stato registrato in Sierra Leone
A poche ore dall'annuncio, diramato ieri dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, della fine dell'epidemia di ebola in Africa Occidentale è stato registrato un nuovo decesso causato dal virus in Sierra Leone, paese che dallo scorse sette novembre era stato dichiarato "ebola free" dalle autorità competenti, traguardo che secondo l'Oms è stato raggiunto nei giorni scorsi anche da Guinea e Liberia.
Le analisi effettuate dopo la morte di una giovane donna in un villaggio del nord del paese hanno dimostrato che il decesso è stato causato dal letale virus. La notizia è arrivata solo ieri in tarda serata e, secondo una fonte del ministero della Salute, sarebbe necessario attendere nuove verifiche. In realtà, tuttavia, la BBC ha riportato il parere di due medici britannici che lavorano presso il centro che ha effettuato gli esami sulla donna ed hanno confermato che a provocarne la morte è stata l'ebola. Adesso, spiega l'emittente britannica, le autorità sanitarie del paese stanno cercando di rintracciare le persone che potrebbero essere entrate in contatto con la vittima.
Solo ieri l'Oms aveva dichiarato che l'epidemia di ebola era terminata anche in Liberia e che di conseguenza l'intera Africa Occidentale poteva definirsi "ebola free". "L’annuncio – ha spiegato ieri l'Organizzazione Mondiale della Sanità in una nota – arriva 42 giorni dopo che l’ultimo paziente noto di ebola è risultato negativo a nuovi esami". Quarantadue giorni è il tempo di incubazione della malattia. Secondo gli esperti, dunque, i rischia di un nuovo focolaio sarebbero stati minimi, ma la notizia di oggi rimette inevitabilmente tutto in seria discussione. Secondo gli ultimi dati in totale l'epidemia iniziata due anni fa ha provocato la morte di oltre 11.300 persone sulle più di 28mila contagiate, concentrate soprattutto negli ultimi mesi del 2014.
