Ci sono ancora 130 Paesi al mondo senza vaccino anti Covid-19
In 130 paesi del mondo i vaccini contro il Covid-19 non sono ancora stati somministrati. A rivelarlo è stato oggi il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo al quarto Consiglio dell'iniziativa Act-Accelerator. "La collaborazione internazionale è sempre più frammentata, le disuguaglianze aumentano e in questo contesto oltre il 90 per cento dei Paesi che attualmente stanno somministrando vaccini sono ricchi. Il 75 per cento delle 130 milioni di dosi impiegate è stato utilizzato solo in dieci Paesi", ha sottolineato il direttore generale dell'Oms. "Nel frattempo, quasi 130 paesi, con 2,5 miliardi di persone, devono ancora somministrare una singola dose", ha aggiunto. "Molti di questi paesi stanno anche lottando per garantire le risorse per test, dispositivi di protezione individuale, ossigeno e medicinali", ha sottolineato Tedros.
Il numero uno dell'Oms ha sottolineato che iniziative come l'Act Accelerator e Covax "sono state create per aumentare l'equità", tuttavia "ogni giorno che passa, quell'obiettivo è a rischio". Secondo Tedros, i Paesi sono "pronti" per avviare le campagne di vaccinazioni e Covax è "pronto per partire", ma non vi sono scorte adeguate di vaccini. "Più a lungo circola il virus Covid-19, più può mutare, rendendo potenzialmente meno efficaci gli attuali test, trattamenti e vaccini", ha osservato il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Abbiamo già visto emergere diverse varianti che sembrano essere significativamente più trasmissibili. E finché la pandemia si trascina, lo saranno anche gli impatti economici. Fino a quando non porremo fine alla pandemia ovunque, non porremo fine a questa crisi. Questo non è uno slogan vuoto, è una dura realtà", ha dichiarato il direttore generale dell'Oms.
Petizione per chiedere la liberazione dei brevetti sui vaccini
Allo scopo di accelerare la produzione e distribuzione dei vaccini in tutto il mondo è stata lanciata una petizione europea chiamata No Profit On Pandemic che chiede alle aziende farmaceutiche di condividere i brevetti dei farmaci anti covid rinunciando alla proprietà intellettuale: "Abbiamo tutti diritto alla salute. In una pandemia, la ricerca e le tecnologie dovrebbero essere condivise ampiamente, velocemente, in tutto il mondo. Un’azienda privata non dovrebbe avere il potere di decidere chi ha accesso a cure o vaccini e a quale prezzo. I brevetti forniscono ad una singola azienda il controllo monopolistico sui prodotti farmaceutici essenziali. Questo limita la loro disponibilità e aumenta il loro costo per chi ne ha bisogno".