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Omicidio Valencia, disperata la mamma di Marcello: “Per via di un folle lui non c’è più”

Marcello Cenci, ferrarese di 32 anni, è stato trovato morto a Valencia. Per l’omicidio è indagato Eder Guidarelli, amico di vecchia data di Cenci che già in passato lo aveva aggredito. La mamma della vittima: “Nessuno è riuscito a proteggere mio figlio”.
A cura di Susanna Picone
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“Nessuno è riuscito a proteggere mio figlio. In questa storia abbiamo perso tutti e per via di un folle, oggi Marcello non c’è più”. Parla così la mamma di Marcello Cenci, il trentaduenne di Ferrara trovato morto nella notte tra sabato e domenica nei pressi dell'appartamento in cui viveva a Valencia, dove si era trasferito per lavoro da qualche mese. Per l’omicidio è stato fermato un ex amico della vittima, Eder Guidarelli, ferrarese di origini brasiliane che da quanto emerso da tempo perseguitava il giovane con minacce e aggressioni, tanto che la vittima lo scorso anno lo aveva denunciato. Poche ore dopo il ritrovamento del corpo del giovane in Spagna è stato emanato un mandato di cattura internazionale verso il presunto omicida, poi arrestato a Ventimiglia e rinchiuso nel carcere di Imperia. E di Guidarelli ha parlato la mamma di Marcello, che al Resto del Carlino ha fornito maggiori dettagli sul rapporto tra i due ragazzi. Ha raccontato di aver saputo che il figlio era stato ucciso domenica, mentre si trovava in ferie col padre del trentaduenne: “Il Consolato spagnolo ci stava cercando con urgenza. Poi abbiamo saputo che Eder l’aveva raggiunto in macchina a Valencia per ucciderlo”, ha detto la donna.

Cenci aggredito più volte lo scorso anno dal presunto assassino – La mamma di Marcello ha spiegato che suo figlio si era trasferito in Spagna per cercare lavoro il primo maggio del 2016 e che le aggressioni da parte del presunto assassino erano iniziate in estate. Secondo Eder, ha detto la mamma della vittima, Marcello era stato con la sua ragazza. La prima aggressione sarebbe avvenuta il 26 agosto 2016: “Eder lo ha raggiunto, gli ha rotto naso e una costola. Ma di quel pestaggio Marcello non ce ne ha mai parlato, l’abbiamo saputo solo a settembre. Non voleva uscisse nulla e sistemare la cosa in silenzio”. Poi il secondo episodio il primo novembre a Valencia: “Appena l’abbiamo saputo, siamo partiti per la Spagna: mio figlio aveva gravi ferite all’occhio, così è tornato in Italia per una serie di visite e doveva ripartire per Valencia il 27 dicembre”. Ma invece il 26 dicembre ancora una aggressione sotto casa Cenci: “Sentivo mio figlio urlare mamma, mamma, aiutami. Mio marito è corso ad aiutarlo, io dalla finestra ho riconosciuto Eder che scappava. Marcello è rimasto ricoverato quattro giorni all’ospedale e ha subito 55 punti di sutura”. “Nostro figlio ha bisogno di protezione – avevano ripetuto i genitori del giovane in quella occasione – la prossima volta potrebbe succedere l'irreparabile”. La mamma della vittima ha anche detto che in una occasione Guidarelli è andato a casa loro per conoscere l’indirizzo in Spagna del vecchio amico e che una volta rubò il telefono di Marcello per mandare loro dei messaggi: “Scriveva che non sapeva più l’indirizzo di casa in Spagna perché era stralunato e per questo lo chiedeva a noi. Poi mio figlio è riuscito a trovare un altro telefono e ci ha avvertiti immediatamente”.

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