Pietro Sanna ucciso con oltre 30 coltellate. Il padre: “Sicuri fosse colpevole la sua ex”

È stata formalmente accusata di omicidio la giovane donna arrestata a Londra per l'uccisione di Pietro Sanna, il ventitreenne sardo accoltellato a morte nella sua abitazione nella capitale britannica. La giovane si chiama Hasna Begun ed è una venticinquenne di origine bengalese ma nata e residente a Londra. Avrebbe confessato di aver ucciso con diverse coltellate il giovane italiano. Il movente del brutale delitto è ancora ignoto ma un’idea di quanto accaduto se l’è fatta Piergraziano Sanna, il padre di Pietro volato subito a Londra dopo aver avuto la tragica notizia. L’uomo è stato contattato telefonicamente da La Nuova Sardegna e ha affermato di aver pensato subito alla venticinquenne poi arrestata. Hasna Begum aveva avuto una breve relazione con il giovane nuorese. “Eravamo sicuri che fosse lei la colpevole – ha detto l’uomo da Londra -. C'erano gli elementi raccolti dalla polizia inglese, come filmati delle telecamere che hanno ripreso la strada nelle ore del delitto, messaggi e chat. Ma noi avevamo anche altri mille indizi e informazioni private, che fin da subito avevano ricondotto i nostri sospetti sulla ragazza”. Il padre di Pietro al quotidiano ha precisato che in realtà la ragazza non era mai stata una coinquilina di suo figlio: “Non hanno mai vissuto insieme e lei non è mai stata una coinquilina di Pietro. Era una sua amica, con la quale c'è stata una breve relazione. Non sappiamo cosa abbia potuto scatenare l'ira di questa donna, forse non accettava la fine della loro storia. Per ora sappiamo solo che si è avvalsa della facoltà di non rispondere”.
Pietro ucciso con oltre trenta coltellate – Pietro si era trasferito a Londra, dove viveva già il fratello Giomaria, da due anni. È stato brutalmente ucciso nella notte tra domenica e lunedì con oltre 30 fendenti, sorpreso alle spalle nella sua casa di Canning Town, nella periferia ovest della capitale inglese. È quanto emerso dai risultati dell'autopsia. La ragazza arrestata è la stessa che la sera dell'omicidio ha dato l'allarme chiamando Giomaria: “Corri tuo fratello è in pericolo”, le avrebbe detto al telefono, facendo perdere subito dopo le sue tracce. L'indomani è stata rintracciata e arrestata. Il 3 luglio la donna dovrà comparire a Old Bailey: secondo indiscrezioni, durante la confessione fiume avrebbe detto di aver ucciso il giovane sardo al culmine di una lite violenta.