Omicidio Kennedy: online 2800 file segreti ma Trump rinvia diffusione di alcuni documenti
La tanto attesa svolta sui segreti dietro l'omicidio del presidente Usa John Fitzgerald Kennedy non c'è stata o almeno non per ora. Diversamente da quanto aveva annunciato appena poche ore prima , infatti, l'attuale presidente statunitense Donald Trump, ha deciso di non rendere pubblici tutti i documenti segreti presenti degli archivi di stato sulla morte del suo predecessore, ucciso in un attentato il 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas. Trump ha dato il via libera a circa 2.800 file che sono stati appena pubblicati sul sito degli Archivi nazionali di Washington, ma ha deciso di dichiarare ancora top secret centinaia di altri documenti secretati trincerandosi dietro a ragioni di sicurezza nazionale.
In particolare Trump ha prolungato la classificazione dei file per altri sei mesi in attesa di verifiche. Una decisione che ha sollevato delusioni e polemiche negli Stati Uniti e che lascia ancora un’ombra lunga sui fatti che precedettero e seguirono quel 22 novembre 1963. Secondo i media locali Trump avrebbe ceduto all'ultimo momento alle pressioni di Cia e Fbi che nei prossimi mesi potrebbero eliminare le informazioni considerate ancora sensibili dai documenti prima di renderli pubblici. In quei file, risalenti anche agi anni '90, ci sarebbero infatti ancora i nomi di agenti ed ex agenti segreti e metodi specifici di intelligence e collaborazioni che restano vitali per proteggere la sicurezza del Paese.
"L'opinione pubblica americana aspetta e merita che il suo governo fornisca il maggiore accesso possibile agli atti sull'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy in modo che la gente possa finalmente essere pienamente informata su tutti gli aspetti di questo evento cruciale" ha scritto Trump in una breve nota che spiega la decisione, aggiungendo: "Ma non ho altra scelta se non accettare le censure proposte dai dipartimenti e dalle agenzie della sua amministrazione piuttosto di consentire un danno irreparabile alla nostra sicurezza nazionale".
"La temporanea mancata pubblicazione di alcuni file è necessaria per evitare danni alla difesa militare, alle operazioni di intelligence, alle forze dell'ordine, o alla conduzione di relazioni straniere che sono di tale serietà da pesare più del pubblico interesse nella pubblicazione immediata" ha concluso il Presidente Usa. A questo punto se ne riparlerà il 26 aprile. Lo stesso Trump ha assicurato che alla fine di questo periodo ordinerà la pubblicazione "di qualsiasi informazione che le agenzie non possano dimostrare essere conformi agli standard legali per un ulteriore rinvio".
