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Omicidio del rabbino, Israele risponde: uccisi due palestinesi a Jenin

Nell’ambito delle ricerche degli assassini del rabbino Raziel Shevach, un’unità di elite delle forze di difesa israeliana ha compiuto un’incursione a Jenin. Nel conflitto a fuoco è rimasto ferito gravemente anche un militare.
A cura di Biagio Chiariello
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Ieri sera, le forze di sicurezza israeliane hanno fatto fuoco contro un gruppo di uomini armati palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, colpendo a morte almeno due dei terroristi coinvolti nell'omicidio del rabbino Raziel Shevach e catturando altri membri della cellula terroristica.  Uno di essi era figlio di un dirigente di Hamas. Lo riferisce la radio militare secondo cui altri membri della stessa cellula sono stati arrestati. Nella prolungata sparatoria sono rimasti feriti anche due militari israeliani, uno dei quali versa in condizioni gravi, come si legge sul Jerusalem Post.

Secondo la prima ricostruzione di quanto avvenuto, un’unità di elite israeliana, impegnata nella ricerca degli assassini del rabbino Raziel Shevach, che è stato ucciso in un attacco terroristico il 9 gennaio scoro, ha localizzato i ricercati in un edificio ed ha ingaggiato uno scontro a fuoco. Ma presto è stata circondata da centinaia di abitanti del quartiere che hanno scagliato contro i militari sassi ed altri oggetti. Di conseguenza altre unità militari hanno fatto ingresso a Jenin. L’ operazione si è conclusa con la demolizione dell’ edificio dove si nascondevano i ricercati palestinesi.

Due agenti della polizia di frontiera israeliana sarebbero rimasti feriti, uno dei quali gravemente. Non sarebbe comunque in pericolo di vita. Un funzionario del ministero della Sanità palestinese ha identificato una delle due persone uccise come Ahmed Jarrar, figlio di Nasr Jarrar, un importante leader delle Brigate Ezzedin al-Qassam, ala militare di Hamas, nella West Bank, rimasto ucciso durante la seconda intifada nel 2002. Due palestinesi sono stati arrestati e i media locali riferiscono che le Forze di difesa israeliane hanno confiscato telecamere di sicurezza collocate in una stazione di servizio.

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