Omicidio del giornalista Jan Kuciak: “Rilasciati i sette italiani arrestati”

La polizia slovacca ha rilasciato la notte scorsa i sette italiani che erano stati arrestati in connessione con l'omicidio del giornalista Jan Kuciak e della sua fidanzata, Martina Kusnirova, uccisi una settimana fa in casa. A darne inizialmente notizia è l'agenzia di stampa ceca, Ctk, poi è arrivata anche la conferma della polizia. Gli italiani fermati in relazione alla morte del giovane giornalista slovacco sono stati rimessi in libertà intorno alla mezzanotte e uno di loro è stato portato in ospedale per dolori al petto e poi è stato dimesso. Non ci sarebbero elementi sufficienti per tenerli in carcere e così dopo i loro interrogatori, scadute le 48 ore, gli avvocati difensori avrebbero ottenuto il rilascio.
Tra i fermati l'imprenditore Antonino Vadalà e diversi membri della sua famiglia – I sette italiani (Antonino Vadalà, imprenditore al centro del reportage del giovanissimo giornalista, Bruno Vadalà, Sebastiano Vadalà, Diego Rodà, Antonio Rodà, Pietro Catroppa, di 54 anni, e Pietro Catroppa di 26 anni) erano stati arrestati giovedì in connessione con l'omicidio di Jan Kiciak il quale, nel suo ultimo articolo, descriveva le attività di persone vicine alla Ndrangheta e i loro affari con i fondi europei in Slovacchia.
Slovacchia in piazza per il giornalista – In Slovacchia migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni organizzate per ricordare il giornalista ucciso. Circa 25mila persone, secondo gli organizzatori, si sono riunite venerdì sera a Bratislava e altre manifestazioni si sono svolte in una dozzina di altre città in tutto il Paese. “Giornalisti, non temete, siamo con voi!”, si legge su alcuni cartelli sventolati dai manifestanti.