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Omicidio del Ceo Brian Thompson, la polizia diffonde nuove foto del killer: “Era un cliente scontento”

La polizia di New York ha diffuso nuove immagini del presunto killer di Brian Thompson, il Ceo di United Healthcare ucciso a colpi di pistola. Secondo le autorità, potrebbe trattarsi di un cliente scontento, deluso dall’attività della compagnia assicurativa che opera nel campo della salute. L’uomo è stato fotografato a bordo di un taxi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La foto diffusa dal Dipartimento di Polizia di New York
La foto diffusa dal Dipartimento di Polizia di New York

La polizia di New York ha diffuso nuove foto dell'uomo sospettato di essere l'assassino di Brian Thompson, Ceo del settore sanitario ucciso a colpi di pistola in un agguato. Il Ceo della divisione assicurativa di United Healthcare sarebbe stato assassinato da un uomo vestito di nero che non è ancora stato fermato dalle forze dell'ordine statunitensi. Le autorità si sono messe sulle sue tracce grazie ad alcune impronte digitali e un "segno di riconoscimento" trovato sui bossoli sparati contro Thompson, una specie di "motto" composto da tre parole (negare, difendere, deporre).

La polizia ha diffuso delle nuove immagini del killer in fuga sul retro di un taxi. Nelle foto indossa un cappotto e ha una mascherina sul viso. Le fotografie sarebbero state scattate all'interno di un'auto che lo ha prelevato all'incrocio tra l'86esima Strada e Columbus Avenue, poco lontano da Central Park.

Secondo le autorità, il killer avrebbe aggredito il Ceo di UnitedHealthcare nei pressi di Central Park, dirigendosi al parco e uscendone poco dopo l'aggressione per far perdere le proprie tracce. L'uomo si sarebbe prima allontanato a bordo di una bici elettrica sulla 6th Avenue e poi avrebbe abbandonato il veicolo per salire a bordo del taxi.

Thompson è stato assassinato alle 6.45 del mattino, poche ore prima che i newyorkesi si radunassero per l'annuale accensione dell'albero di Natale al Rockfeller Center. Alcuni testimoni hanno affermato di aver visto il presunto killer nei paraggi dell'albergo Hilton poco prima dell'aggressione, probabilmente in attesa di Thompson. Secondo queste testimonianze, l'uomo sapeva da quale porta sarebbe uscito per la corsa mattutina.

Un'altra foto del presunto killer di Thompson mentre sale sul taxi
Un'altra foto del presunto killer di Thompson mentre sale sul taxi

La polizia di New York è riuscita a trovare nel suo quarto giorno di ricerche uno zaino appartenente all'assassino, ma la borsa non conteneva l'arma del delitto né materiale collegato alla pistola utilizzata per aggredire Thompson. Nello zaino vi era infatti una giacca e alcuni soldi del Monopoli. Lo zaino è stato sequestrato e portato in laboratorio per ulteriori analisi. I poliziotti di New York avrebbero già un nome per il sospettato, ma mantengono attualmente il massimo riserbo sui dettagli emersi dalle indagini.

Secondo le prime indiscrezioni, il killer sarebbe arrivato a New York a fine novembre su un autobus partito da Atlanta, alloggiando poi in un ostello nell'Upper West Side. Prima dell'omicidio sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza di uno Starbucks nei pressi dell'Hilton Hotel dove ha poi sparato a Thompson. Avrebbe studiato i movimenti del Ceo per qualche tempo prima di agire, premeditando forse il delitto e la fuga.

Per le autorità, l'assassino potrebbe essere un ex dipendente di Thompson o un cliente scontento. Il movente sarebbe strettamente legato all'identità dell'assassino e per ora non è stato reso noto neppure come ipotesi. Per le autorità potrebbe trattarsi di un cliente in cerca di vendetta proprio per via del motto inciso sui bossoli (in inglese "delay, deny, defend"), simili al messaggio contenuto in un libro di Jay Feinman del 2010 che spiega perché le compagnie di assicurazioni "non pagano i sinistri" e cosa fare a riguardo. 

Thompson avrebbe dovuto parlare durante una conferenza con alcuni investitori proprio all'Hilton Hotel, ma è stato ucciso poco prima dell'inizio dell'incontro. L'Fbi si sarebbe unita alle indagini sul killer, offrendo 50mila dollari di ricompensa per qualsiasi informazione porti a una condanna.

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