Oltre 950 palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza: colpite anche scuole, ambulanze e ospedali
Almeno 950 palestinesi morti e 5mila feriti. È il bilancio fornito questa mattina all'alba dalle autorità di Gaza, la "prigione a cielo aperto più grande del mondo" presa di mira dall'aviazione israeliana dopo il brutale attacco condotto da Hamas sabato mattina. Le bombe di Tel Aviv hanno colpito edifici residenziali, ospedali e scuole in tutta la Striscia, e secondo il Ministero degli Esteri palestinese sarebbero state impiegate anche bombe al fosforo bianco, armi incendiarie vietate dal diritto internazionale in contesti urbani pieni di civili.
L'esercito israeliano prepara l'invasione di Gaza via terra
Il bilancio dei morti e feriti, tuttavia, è destinato a crescere nelle prossime ore e soprattutto nei prossimi giorni. L'esercito israeliano ha infatti confermato che circa 300mila soldati sono schierati vicino alla Striscia di Gaza e presto potrebbe essere dato l'ordine di invadere l'enclave palestinese via terra. "Quello che stiamo facendo in queste zone vicine alla Striscia è che abbiamo inviato e schierato la nostra fanteria, i nostri soldati corazzati, il nostro corpo di artiglieria e molti altri soldati delle riserve: 300mila", ha spiegato il portavoce delle Forze di difesa israeliane Jonathan Conricus. "E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani". Un'invasione della Striscia è destinata certamente a far crescere il numero delle vittime sia palestinesi che israeliane.
ONU: "Oltre 260mila persone fuggite dalle loro case a Gaza"
Nel frattempo l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha affermato che più oltre 260mila persone sono state costrette a lasciare le loro case nella Striscia di Gaza: "Si ritiene che più di 263.934 persone a Gaza siano fuggite dalle loro case, ma questo numero è destinato a crescere ulteriormente". Oltre alle bombe, infatti, i civili soffrono le pesanti privazioni imposte indiscriminatamente dall'esercito israeliano su tutta la popolazione palestinese. All’inizio di questa settimana, il ministro della Difesa di Tel Aviv, Yoav Gallant, ha dichiarato che saranno interrotte le forniture di elettricità, cibo, acqua e carburante in tutto il territorio di Gaza.
MSF: "Israele bombarda scuole, ospedali e ambulanze"
Anche l'ONG Medici Senza Frontiere nel suo ultimo aggiornamento ha riferito di una situazione catastrofica: "Gli ospedali sono sopraffatti dall’elevato numero di feriti. I team di MSF continuano a lavorare incessantemente per trattare le persone ferite e donare forniture mediche. In soli tre giorni abbiamo utilizzato le scorte di forniture mediche di tre settimane. Ieri mattina abbiamo ricevuto nel nostro ospedale un ragazzo di 13 anni il cui corpo era quasi completamente ustionato dopo che una bomba è caduta vicino alla sua abitazione e ha innescato un incendio. È molto difficile trattare casi come questi nelle condizioni in cui ci troviamo ad operare e quando sono coinvolti dei bambini è molto difficile da accettare".
I bombardamenti a Gaza – ha aggiunto MSF – hanno colpito edifici residenziali, scuole, campi rifugiati, ospedali e ambulanze. Tra questi è stato danneggiato l’ospedale Indonesian Hospital supportato da MSF, un’ambulanza che trasportava un ferito è stata distrutta di fronte all’ospedale in cui MSF lavora e in totale quattro ambulanze sono state colpite dagli attacchi, causando almeno un morto. Inoltre, a causa dei bombardamenti un’équipe di MSF ha dovuto interrompere un’operazione chirurgica e lasciare in fretta l’ospedale".