Olimpiadi Sochi, gli atleti ucraini lasciano i Giochi
Alcuni atleti ucraini hanno deciso di lasciare i Giochi invernali di Sochi per le violenze e i morti negli scontri a Kiev. Lo conferma il Comitato Olimpico Internazionale che non ha reso noto quali atleti della delegazione che hanno deciso di ritirarsi a tre giorni dalla chiusura. La delegazione olimpica dell'Ucraina ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli scontri di piazza a Kiev tra polizia e manifestanti. Nel quartier generale del villaggio olimpico a Sochi gli atleti insieme ai dirigenti hanno esposto la bandiera nazionale e hanno osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli scontri di piazza a Kiev tra polizia e manifestanti.
Una situazione paradossale quella della rappresentativa della nazione dell'Est che ormai è imperversata dalla violenza degli agenti verso la popolazione. Le atlete del fondo Marina Lisogor e Ekaterina Serdyuk ieri sera hanno deciso di ritirarsi dal team sprint dopo che il CIO le aveva vietato di mettere il lutto al braccio durante la gara. La richiesta di un segno di lutto per solidarietà e cordoglio era stata avanzata dal comitato presieduto da Sergei Bubka ma, purtroppo, non c'è stato l’ok del Comitato Olimpico che ha risposto affermando che la carta olimpica vieta espressioni politiche durante le Olimpiadi.
A quanto traspare, gli atleti ucraini che devono ancora gareggiare sono destinati a rimanere a Sochi, mentre quelli che hanno già partecipato torneranno secondo il calendario prestabilito. Contrariamente a quanto annunciato su Facebook, la sciatrice ucraina Bogdana Matsotska e il padre Oleg, suo allenatore, resteranno a Sochi sino alla fine dei Giochi. A questa Olimpiade l’Ucraina ha vinto, per ora, una medaglia di bronzo nel biathlon.